«La rota che tu sempiterni». Musica e danza delle sfere nella cultura visiva fiorentina del Quattrocento.

Autori

  • Cristina Santarelli Istituto per i Beni Musicali in Piemonte

Abstract

Prendendo spunto da tre terzine del primo canto del Paradiso dantesco (vv. 76-84), il saggio si propone di indagare alcuni concetti di natura musicale legati alla visione platonico-pitagorica dell’universo (l’armonia delle sfere, il temperamento, le proporzioni numeriche) e reinterpretati pittoricamente da artisti fiorentini legati all’ambiente domenicano quali Beato Angelico e Sandro Botticelli. L’ultima sezione è dedicata in particolare allo studio delle sinergie suono/luce, cui non sono estranei elementi della mistica orientale.

«La rota che tu sempiterni». Music and Dance of the Spheres in the Visual Culture of Florence in the XVth Century
Starting from three tercets taken from Dante’s Paradise first canto (vv. 76-84), the essay focuses on some musical concepts associated with Platonic-Pythagorean vision of the universe (the harmony of the spheres, temperament, numerical proportions), which have been reinterpreted through paintings by Florentine artists associated with the Dominican environment, such as Beato Angelico and Sandro Botticelli. The final section addresses the study of sound/light synergies, which share some features with oriental mystic.

Biografia autore

Cristina Santarelli, Istituto per i Beni Musicali in Piemonte

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Pubblicato

2015-07-04

Come citare

Santarelli, C. (2015). «La rota che tu sempiterni». Musica e danza delle sfere nella cultura visiva fiorentina del Quattrocento. Gli Spazi Della Musica, 4(1). Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/1023

Fascicolo

Sezione

Ricercari

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