L’importanza delle competenze non tecniche per la sicurezza sul lavoro
Abstract
La variabilità dei contesti operativi (ambienti, materiali, persone) rende illusoria una prevenzione basata sulla completa corrispondenza tra le prestazioni effettivamente erogate e la progettazione del lavoro. La differenza tra lavoro come fatto e lavoro come immaginato è alla base del rischio residuo che caratterizza ogni attività lavorativa. La gestione del rischio residuo per minimizzare la probabilità di accadimento di eventi avversi ri-chiede che gli operatori dispongano e possano esercitare non soltanto le pertinenti competenze tecniche e normative, ma anche quelle non tecniche che la letteratura identifica con la definizione di Non Technical Skill.
L’incessante variabilità del contesto socio-tecnico in cui ha luogo ogni attività lavorativa, impegna ogni lavoratore a un costante aggiustamento della propria prestazione. Anche chi ha imparato a eseguire un lavoro così bene e per così tanto tempo, da arrivare a dire di saperlo fare “a memoria”, non ripete mai la sua prestazione nello stesso identico modo.