Tra caso e progetto: alea e forme di soggettivazione nelle pratiche artistiche
DOI:
https://doi.org/10.13135/2385-1945/5868Abstract
Le forme artistiche traducono e producono forme di soggettivazione. Presentandosi come il precipitato di un insieme di rappresentazioni, pratiche, atti e decisioni dei loro autori, esse definiscono percorsi estetici e modalità interpretative che impegnano la condotta del pubblico, oltre a quella dell’artista stesso. Possono quindi essere considerate “dispositivi” nel senso preciso che Agamben attribuisce al termine: «Qualunque cosa abbia in qualche modo la capacità di catturare, orientare, determinare, intercettare, modellare, controllare e assicurare i gesti, le condotte, le opinioni e i discorsi degli esseri viventi» (Agamben 2006, 22), o di definire “modi di essere” in base alla loro “capacità dinamica di impatto esistenziale”, al modo in cui intrecciano il piano delle forme e delle rappresentazioni a quello dell’esistenza (Macé 2011).