La scrittura del futuro e la promessa del progetto
DOI:
https://doi.org/10.13135/2385-1945/4250Abstract
Secondo me stiamo discutendo di tre problemi, che sono sì strettamente connessi, ma che si riferiscono, nella mia percezione, a tre scale diverse.
La prima scala, quella più grande, diciamo “macro”, è quella che Roberto Mastroianni ci ha raccontato partendo da Sloterdijk, parlando di antropologia filosofica, di genealogia dell’uomo come essere sociale che costruisce uno spazio mediato tra il mondo e la propria possibilità di generare una realtà sociale. Parlando cioè della possibilità che esistano delle condizioni invarianti che consentono all’uomo di essere ciò che è, di essere semioticamente determinato e determinante. Questo è il tema di fondo, e potrebbe essere la condizione genealogica di tutti i discorsi che facciamo sulle referenze, per esempio, di ordine ideologico o di ordine sociale. O almeno su quelle che riguardano il ruolo specifico dell’architetto.