Cantare l’azione

Il lavoro dell’Open Program del Workcenter da Allen Ginsberg a "The Hidden Sayings"

  • Maia Giacobbe Borelli

Abstract

Intervista di Maia Giacobbe Borelli a Mario Biagini

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Author Biography

Maia Giacobbe Borelli

Ha ottenuto il dottorato in Tecnologie digitali per la ricerca sullo spettacolo e in Antropologia visuale nel 2008, cotutela tra Roma e Parigi. Specialista di Antonin Artaud e studiosa indipendente, ha lavorato come consulente a vari progetti di ricerca europei per: Sapienza Università di Roma, Ministero dei Beni Culturali, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, agenzie di stampa radiofoniche e Media companies. Dal 2010 lavora con il Centro Teatro Ateneo per ECLAP, rete di Buone Pratiche per la creazione di una biblioteca digitale di Performing Arts. Dal 1984 al 1993 ha diretto The Tape Connection, società per la distribuzione di videoarte, curando e organizzando programmazioni video in Italia e all’estero. Principali pubblicazioni: Out of Order. Quel che resta del corpo nello spettacolo contemporaneo, a cura di, Bulzoni, Roma 2012; Il teatro e la Rete: dal corpo al “senza corpo” nella nuova scena digitale, in La scena tecnologica. Dal video in scena al teatro interattivo, a cura di Andrea Balzola, Dino Audino, Roma 2011; con Nicola Savarese Te@tri nella Rete, arti e tecniche dello spettacolo nell’era dei nuovi media, Carocci, Roma 2004.

Published
2014-12-20
How to Cite
Borelli, M. G. (2014). Cantare l’azione: Il lavoro dell’Open Program del Workcenter da Allen Ginsberg a "The Hidden Sayings". Mimesis Journal, 3(2), 124-132. https://doi.org/10.4000/mimesis.704
Section
Materiali