Italy in the gaze and poetics of V. E. Mejerchol'd

Authors

DOI:

https://doi.org/10.4000/mimesis.1749

Abstract

The article derives from a talk given at an important conference organised by Béatrice Picon-Vallin in Paris at the beginning of this century. It describes the relations between V. Meyerhold, Italy and Italian culture and highlights how they do mirror in his theatrical poetic. The director was in Italy three times. In 1902 he was very impressed by Milano, a «grotesque» setting inhabited by all the figures of an imminent revolution, but he sees and appreciates the old Tommaso Salvini. His second journey was in 1910, at the vigil of the Molière’s Don Juan transformed in a comédie-ballet, and the third in 1925, when in Rome he was on the Gogol’s footsteps, but also met the heretic Vjaceslav Ivanov and the unorthodox Maksim Gorki. The reader will notice how different from Stanislavsky’s is the Italian influence with respect to Meyerholdian poetic.

Downloads

Download data is not yet available.

Author Biography

Antonio Attisani, University of Turin

Antonio Attisani, dopo essersi diplomato come attore nel 1968, ha preso parte a diversi spettacoli del Piccolo Teatro. Successivamente ha dato vita al Teatro del Sole con Carlo e Iva Formigoni e ha partecipato come attore, drammaturgo e organiz- zatore, al Gruppo della Rocca. Nel 1976 ha fondato la rivista «Scena», lasciata nel 1981, anno in cui ha diretto per la prima volta il Festival di Santarcangelo. Dopo alcuni anni di critica teatrale freelance e di lavoro redazionale presso la cooperativa Intrapresa ha ripreso, dal 1989, la direzione del Festival di Santarcangelo per un quinquennio. Dal 1992 ha insegnato Storia del teatro all’Università di Venezia e poi Culture del teatro all’Università di Torino, dove ha tra l’altro fondato la rivista «Mimesis Journal». È autore di numerosi volumi e articoli pubblicati in Italia e all’estero che coprono diverse aree di ricerca: il teatro contemporaneo e il teatro del Novecento; teatro e filosofia; il teatro del Tibet; la ricerca sul campo con il Théâtre du Radeau e il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; motivi e figure del teatro yiddish. Oltre alla collana da lui diretta «Tutto era musica», queste sono alcune sue pubblicazioni recenti: Un teatro apocrifo – Il potenziale dell’arte teatra- le nel Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (Medusa, 2006); i tre volumi di Opere e sentieri (con Mario Biagini, Bulzoni, 2007- 2008), Transumar – La composizione scenica secondo il Théâtre du Radeau e Francois Tanguy (EIP, 2008), La prova del secolo – Il teatro del Tibet tra esilio e genocidio culturale (EIP, 2008), Smisurato cantabile – Note sul lavoro dell’attore dopo Grotowski (edizioni di pagina, 2009), Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesi (Accademia UP, 2012), Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell’arte e nella morte (Accademia UP, 2013), L’arte e il sapere dell’at- tore: Idee e figure (Accademia UP, 2015), Atto secondo. Nel mare del teatro (1966- 1993) (Celid, 2018)., dopo essersi diplomato come attore nel 1968, ha preso parte a diversi spettacoli del Piccolo Teatro. Successivamente ha dato vita al Teatro del Sole con Carlo e Iva Formigoni e ha partecipato come attore, drammaturgo e organiz- zatore, al Gruppo della Rocca. Nel 1976 ha fondato la rivista «Scena», lasciata nel 1981, anno in cui ha diretto per la prima volta il Festival di Santarcangelo. Dopo alcuni anni di critica teatrale freelance e di lavoro redazionale presso la cooperativa Intrapresa ha ripreso, dal 1989, la direzione del Festival di Santarcangelo per un quinquennio. Dal 1992 ha insegnato Storia del teatro all’Università di Venezia e poi Culture del teatro all’Università di Torino, dove ha tra l’altro fondato la rivista «Mimesis Journal». È autore di numerosi volumi e articoli pubblicati in Italia e all’estero che coprono diverse aree di ricerca: il teatro contemporaneo e il teatro del Novecento; teatro e filosofia; il teatro del Tibet; la ricerca sul campo con il Théâtre du Radeau e il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; motivi e figure del teatro yiddish. Oltre alla collana da lui diretta «Tutto era musica», queste sono alcune sue pubblicazioni recenti: Un teatro apocrifo – Il potenziale dell’arte teatra- le nel Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (Medusa, 2006); i tre volumi di Opere e sentieri (con Mario Biagini, Bulzoni, 2007- 2008), Transumar – La composizione scenica secondo il Théâtre du Radeau e Francois Tanguy (EIP, 2008), La prova del secolo – Il teatro del Tibet tra esilio e genocidio culturale (EIP, 2008), Smisurato cantabile – Note sul lavoro dell’attore dopo Grotowski (edizioni di pagina, 2009), Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesi (Accademia UP, 2012), Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell’arte e nella morte (Accademia UP, 2013), L’arte e il sapere dell’at- tore: Idee e figure (Accademia UP, 2015), Atto secondo. Nel mare del teatro (1966- 1993) (Celid, 2018)., dopo essersi diplomato come attore nel 1968, ha preso parte a diversi spettacoli del Piccolo Teatro. Successivamente ha dato vita al Teatro del Sole con Carlo e Iva Formigoni e ha partecipato come attore, drammaturgo e organiz- zatore, al Gruppo della Rocca. Nel 1976 ha fondato la rivista «Scena», lasciata nel 1981, anno in cui ha diretto per la prima volta il Festival di Santarcangelo. Dopo alcuni anni di critica teatrale freelance e di lavoro redazionale presso la cooperativa Intrapresa ha ripreso, dal 1989, la direzione del Festival di Santarcangelo per un quinquennio. Dal 1992 ha insegnato Storia del teatro all’Università di Venezia e poi Culture del teatro all’Università di Torino, dove ha tra l’altro fondato la rivista «Mimesis Journal». È autore di numerosi volumi e articoli pubblicati in Italia e all’estero che coprono diverse aree di ricerca: il teatro contemporaneo e il teatro del Novecento; teatro e filosofia; il teatro del Tibet; la ricerca sul campo con il Théâtre du Radeau e il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; motivi e figure del teatro yiddish. Oltre alla collana da lui diretta «Tutto era musica», queste sono alcune sue pubblicazioni recenti: Un teatro apocrifo – Il potenziale dell’arte teatra- le nel Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (Medusa, 2006); i tre volumi di Opere e sentieri (con Mario Biagini, Bulzoni, 2007- 2008), Transumar – La composizione scenica secondo il Théâtre du Radeau e Francois Tanguy (EIP, 2008), La prova del secolo – Il teatro del Tibet tra esilio e genocidio culturale (EIP, 2008), Smisurato cantabile – Note sul lavoro dell’attore dopo Grotowski (edizioni di pagina, 2009), Logiche della performance. Dalla singolarità francescana alla nuova mimesi (Accademia UP, 2012), Solomon Michoels e Veniamin Zuskin. Vite parallele nell’arte e nella morte (Accademia UP, 2013), L’arte e il sapere dell’at- tore: Idee e figure (Accademia UP, 2015), Atto secondo. Nel mare del teatro (1966- 1993) (Celid, 2018).

Published

2019-12-07

How to Cite

Attisani, A. (2019). Italy in the gaze and poetics of V. E. Mejerchol’d. Mimesis Journal, 8(2), 7–29. https://doi.org/10.4000/mimesis.1749

Issue

Section

Essays