Soumissions

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Liste de vérification de la soumission

En tant que partie intégrante du processus de soumission, les auteurs doivent s'assurer de la conformité de leur soumission avec tous les éléments suivants, et les soumissions peuvent être retournées aux auteurs qui ne sont pas conformes à ces directives.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.
  • Dove possibile, sono stati fornite le URL dei riferimenti
  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti ; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.

Directives aux auteurs

Historiká: Studi di storia greca e romana

Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici

ISSN 2240-774X

e-ISSN 2039-4985

 http://www.ojs.unito.it/index.php/historika

 

NORME REDAZIONALI

 

Il testo deve essere presentato in formato .doc o .docx (non è accettato il formato .odt) e, in aggiunta, può essere fornita anche una versione in pdf.

Il testo e le note devono essere scritte in un font comune (es. Times New Roman, Times et similia).

I riferimenti bibliografici vanno riportati nelle note a piè di pagina (non nelle note di chiusura del documento).

Ove viene richiesto l’uso del trattino, si intende sempre il trattino breve (-). Il trattino lungo (–) deve essere usato solo per indicare gli incisi all’interno di un periodo.

Illustrazioni: originali e/o immagini digitali stampabili sia in bianco e nero sia a colori (v. infra par. 8).

 

1. Testo

  • Formattazione: margini giustificati; font 12 pt.; interlinea 1.5.
  • I rimandi alle note a piè di pagina devono essere inseriti prima dei segni di interpunzione (es.: questa tradizione è attestata nei Moralia di Plutarco1.).
  • Per le parole in latino e per le traslitterazioni di vocaboli greci in alfabeto latino dovrà essere utilizzato il corsivo (es.: rasura; i vocaboli greci dovranno essere scritti senza accenti e senza l’indicazione di vocali lunghe: es. polites; ekklesia).
  • Per parole in lingua diversa da quella adottata nell’articolo deve essere utilizzato il corsivo (es. milieu, équipe).
  • I riferimenti alle illustrazioni devono essere indicate tra parentesi secondo le seguenti abbreviazioni: fig./figg. (figura/figure); tav./tavv. (tavola/tavole). Es.: (fig. 4).

 

2. Note a piè di pagina: 

  • Formattazione: margini giustificati; font 10 pt; interlinea singola.
  • Le note a piè di pagina generalmente devono terminare con un punto.
  • Riferimenti alle fonti antiche: v. infra par. 4.
  • Riferimenti alla bibliografia moderna: v. infra par. 6.1.  
  • Per i rimandi incrociati possono essere utilizzati infra o supra, seguiti dal numero di pagina, senza p./pp. (es.: vd. infra 25), o dal numero della nota a piè di pagina preceduto da n./nn. (es.: vd. infra 25 n. 5).
  • Deve essere evitato l’uso di id./idem, ead./eadem, ibid./ibidem. In caso di citazioni di più opere di un medesimo autore pubblicate in anni differenti si usi il seguente criterio: cognome dell’autore seguito dall’anno del contributo più vecchio e a seguire gli anni dei contributi più recenti separati dal punto e virgola:

es.: Rhodes 2011, 25-27; 2012, 54-67; 2015, 15-22.

  • Non è accettato l’uso di loc. cit.

 

3. Abbreviazioni di riviste, collane, corpora, lexika et al.:

Per le abbreviazioni di riviste, collane, corpora e lexika deve essere usato il sistema adottato da L’Année Philologique (scaricabile da questo link: http://www.annee-philologique.com/files/sigles_fr.pdf). Se l’abbreviazione non fosse presente nella lista si riporti il titolo per esteso o si utilizzi una forma abbreviata quanto più possibile chiara.

 

Alcune abbreviazioni frequenti:

a.

anno

ad v.

ad vocem (corsivo)

app.

appendice

ca.

circa

cap./capp.

capitolo/capitoli

cat.

catalogo

cfr.

confronta

cm, m, km, g, kg (senza punto finale)

centimetro, metro, grammo, chilogrammo

cod./codd.

codice/codici

ecc.

eccetera

ed./edd.

edizione/edizioni

es.

ad esempio

facs.

facsimile

fig./figg.

figura/figure

fr./frr.

frammento/frammenti

Infra

sotto (corsivo)

nr./nrr. inv.

numero/numeri di inventario

l./ll.

linea/linee

ms./mss.

manoscritto/manoscritti

n./nn.

nota/note

nr./nrr.

numero/numeri

Passim

passim (questa citazione appare di frequente nel testo consultato)

par./parr.

paragrafo/paragrafi

sec.

secolo

suppl.

supplemento

Supra

sopra (corsivo)

s.v.

sub voce (corsivo)

tav./tavv.

tavola/tavole

trad.

traduzione

v./vv.

verso/versi

vd.

vedi

vs

versus (corsivo)

vol./vols.

volume/volumi

 

 

Date:

  • a.C. e d.C. (senza spazi in mezzo).
  • gli anni vanno indicati per esteso (es.: 167-168 d.C. o 480/470 a.C.).
  • Un trattino senza spazi connette due date (es.: I-IIsec. a.C.).
  • Un trattino con spazi connette indicazioni di periodi cronologici (ex.: ultimo quarto del I sec. a.C. - prima metà del I sec. a.C.)
  • Indicazioni di anni arcontali e consolari: 400/399 a.C., 420/19 a.C., 402/1 a.C.

  

4. Fonti antiche

4.1 Fonti letterarie

per gli autori latini si usino le abbreviazioni del Thesaurus Linguae Latinae, Lipsiae 1900-; per gli autori greci si può richiedere alla redazione elenco in pdf; in ogni caso ci si attenga alle abbreviazioni più comuni e perspicue.

 

Linee guida:

Si indichi l’autore abbreviato (in tondo e non in maiuscoletto), l’eventuale abbreviazione del titolo in corsivo, il libro in cifre romane, il paragrafo (o verso) in cifre arabe. La virgola si usi per separare solo i paragrafi dal libro e i paragrafi tra di loro.

Esempi:

Hom. Il. I 265

Cic. Brut. 39

Aristoph. Av. 561

Philoch. FGrHist. 328 F 108

Isocr. Paneg. [IV] 2

Plat. Resp. 538a

Harpocr. s.v. ἀγενής

Fest. p. 348 L. (solo in casi simili si usi l’abbreviazione p. per pagina)

Cass. Dio XXII, frg. 74, 1 Boiss

Hdt. II 3, 1

Plut. Lyc. 2, 3

Aristot. Ath. Pol. 4, 2; Pol. 1273 a 6-8

Ovid. Fasti V 284-290

 

4.2. Fonti epigrafiche:

Per le citazioni dei corpora di iscrizioni si adottino le convenzionali abbreviazioni. In caso di dubbi si segua il sistema adottato dal Supplementum Epigraphicum Graecum.

Esempi:

CIL V 7548

ILS 234

ILLRP 23

IGUR 123

IG II3 357

SEG XXIV 138

Agora XV 128

           

5. Citazioni di fonti antiche e moderne

5.1 Autori antichi

Per citare testi antichi si usi il corsivo senza virgolette (es.: Plin. NH III 123: Transpadana appellatur ab eo regio undecima, tota in mediterraneo cui marina cuncta fructuoso alveo inportat).

Per citare testi greci, si usi il tondo senza virgolette (es.: App. BC I 29, 130: γῆν, ὅσην ἐν τῇ νῦν ὑπὸ Ῥωμαίων καλουμένῃ Γαλατίᾳ). Per il greco si usi un font Unicode diverso da quello usato per il testo, preferibilmente Cardo, che include anche i caratteri speciali epigrafici e papirologici (http://scholarsfonts.net/cardofnt.html).

 

5.2 Autori moderni

Le citazioni di autori moderni vanno in tondo entro virgolette a caporale («…»).

Generalmente le citazioni brevi, di testi antichi e moderni, vanno inserite nel corpo del testo. Citazioni più lunghe di tre righe devono essere riportate in intratesto.

 

5.3 Iscrizioni:

Le iscrizioni latine devono essere trascritte secondo i criteri adottati dai Supplementa Italica (Roma, Quasar).

  

6. Citazioni bibliografiche

Si usi il sistema di citazione cosiddetto breve, o anglosassone (autore-anno).

Il nome degli autori, così come i titoli di pubblicazioni in alfabeti diversi da quello latino siano citati in originale. Es.:

Μπίρης 1971: K. Μπίρης, Αἱ τοπωνυμίαι τῆς πόλεως καὶ τῶν περιχώρων τῶν Ἀθηνῶν, Ἀθῆναι

Σταϊνχάουερ 2005: Γ. Σταϊνχάουερ, Αττικής Οδού Περιήγηση, Αθήνα

 

6.1 Nelle note a piè pagina si adotti il sistema di citazione breve: cognome dell’autore/i deve essere riportato in tondo (senza il nome di battesimo), seguito dall’anno di pubblicazione e dal numero delle pagine citate (senza p./pp.).

Esempi:

Bickermann 1975, 1-12

Se l’opera è in più volumi si indichi il numero del volume citato in numero romano.

Blass 1887, I, 125

Le pubblicazioni di un medesimo anno di un autore si distinguano aggiungendo dopo l’indicazione dell’anno con l’aggiunta di una lettera minuscola.

Hansen 1997a, 14-18

Hansen 1997b, 12 n. 3

Articoli a doppio nome devono essere indicati con il nome degli autori separati da un trattino.

Blok - Lardinois 2006

Se il contributo è di più di due autori, si indichino solo i primi due e per gli altri si usi et al. Il nome di tutti gli autori verrà indicato per esteso nella bibliografia a fondo del contributo. Si eviti l’uso dell’abbreviazione “Aa. Vv.”

Coulson - Palagia et al. 1994

                                                                       

Devono essere indicati con precisione i riferimenti ai numeri di pagina (es.: 192-195; no 192-95 o 192-5) e senza l’uso di abbreviazioni (ovvero senza p./pp.; es.: Hansen 1997, 1-25). È accettato l’utilizzo di passim.

Per i rimandi a numeri di note a piè di pagina devono essere utilizzate le abbreviazioni n. o nn. (es.: Hansen 1997, 13 n. 4 o Hansen 1997, 13 nn. 3-4).

In caso di testi ripubblicati in sedi differenti o di riedizioni di monografie indicare tra parentesi tonde il cognome dell’autore e l’anno della pubblicazione originale senza tuttavia indicare il numero delle pagine.

Es.: Cracco Ruggini 1995, 54 (= Ruggini 1961)

 

6.2 Nella bibliografia a fondo dell’articolo le abbreviazioni brevi delle note a piè pagina devono essere sciolte secondo il seguente criterio:

Opere monografiche: Cognome dell’autore in tondo, preceduto dall’iniziale del nome (in caso di doppi nomi, le iniziali devono essere indicate senza spazio in mezzo); il titolo dell’opera si indichi in corsivo; luogo di pubblicazione (come appare nel frontespizio dell’opera, es.: Paris, Berolini, London, Αθήνα etc.). In caso di più luoghi di edizioni, essi si indichino separati da un trattino senza spazi.

Esempi:         

Brunt 1971: P.A. Brunt, Italian Manpower 225 BC - AD 14, Oxford.

Azoulay 2004: V. Azoulay, Xénophon et les grâces du pouvoir. De la charis au charisme, Paris.

Blok - Lardinois 2006: J.H. Blok - A.P.M.H. Lardinois (ed. by), Solon of Athens. New historical and philological Approaches, Leiden-Boston.

In caso di riedizioni di opere monografiche indicare tra parentesi tonde i riferimenti editoriali originali.

Esempio: Cracco Ruggini 1995: L. Cracco Ruggini, Economia e società nell'Italia Annonaria. Rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo d. C., Bari. (= Economia e società nell'Italia Annonaria. Rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo d. C., Milano 1961).

In caso di opere monografiche tradotte indicare tra parentesi i riferimenti dell’opera originale.

Esempio: Dagron 1991: G. Dagron, Costantinopoli. Nascita di una capitale (330-451), Torino (trad. it di Naissance d'une capitale. Constantinople et ses institutions de 330 à 451, Paris 1974).

 

Contributi in rivista: cognome dell’autore in tondo, preceduto dall’iniziale del nome (in caso di doppi nomi, le iniziali devono essere indicate senza spazio in mezzo); il titolo dell’opera si indichi in corsivo; titolo della rivista riportato in forma abbreviate (secondo il sistema adottato nell’Année Philologique; vd. supra par. 3); numero del volume della rivista indicato in cifre arabe (seguito dall’anno entro virgolette a caporale solo se è differente dall’anno indicato nella copertina originale); numero delle pagine totali dell’articolo.

Esempio:

Bickermann 1976: E. Bickermann, La conception du marriage à Athènes, «BIDR» 78, 1-28.

In caso di doppio volume della rivista si usi lo slash (/) tra i numeri del volume e tra gli anni. Esempio:

Simon 1954/55: E. Simon, Zum Bruchstück eines Weihreliefs in Eleusis, «MDAI(A)» 69/70, 45-48.

Se gli anni non sono consecutivi si usi un trattino tra i numeri del volume e tra gli anni.

Esempio: Αλιφέρη 1992-98: Σ. Αλιφέρη, Τὰ διασπαρμένα μνημεῖα ὡς πηγὲς γιὰ τὴν καταστροφὴ τοῦ Δημοσίου Σήματος, «Horos» 10-12, 183-203.

Contributi in opere miscellanee o in atti di convegni: cognome dell’autore in tondo, preceduto dall’iniziale del nome (in caso di doppi nomi, le iniziali devono essere indicate senza spazio in mezzo); titolo del contributo in corsivo; titolo (in corsivo) dell’opera da cui il contributo è tratto seguito da “ed. by, hrsg. von, éd. par, a c. di” (come riportato nel frontespizio dell’opera) e cognome del curatore dell’opera (preceduto dall’iniziale del nome); luogo di edizione; pagine totali del contributo in cifre arabe. In caso di più editori si separino i nomi con un trattino tra due spazi.

Esempi: Akrigg 2007: B. Akrigg, The Nature and Implications of Athens’ changed social Structure and Economy, in Debating the Athenian cultural Revolution: Art, Literature, Philosophy, and Politics 430-380 B.C., ed. by R. Osborne, Cambridge-New York, 27-43.

Blok 2006: J.H. Blok, Solon’s Funerary Laws: Questions of Authenticity and Function, in Solon of Athens. New historical and philological Approaches, ed. by J.H. Blok - A.P.M.H. Lardinois, Leiden-Boston, 197-247.

Schnapp 1987: A. Schnapp, Héraclés, Thésée et les chasseurs: les ambiguités du héros, in Images et société en Grèce ancienne, éd. par C. Bérard - C. Bron - A. Pomari, Lausanne, 121-130.

In caso di contributo riedito in opera miscellanea indicare tra parentesi tonde i riferimenti editoriali del contributo originale.

Esempio: Chastagnol 1995: A. Chastagnol, Le repli sur Arles des services administratifs gaulois en l'an 407 de notre ère, in La Gaule romaine et le droit latin. Recherches sur l'histoire administrative et sur la romanisation des habitants, éd. par A. Chastagnol, Paris, 257-274 (Le repli sur Arles des services administratifs gaulois en l'an 407 de notre ère, «RH» 249, 23-40).

 

7. Sitografia

Si usi il sistema di citazione breve (autore-anno).

7.1 Il sistema di citazione breve va usato nelle note a piè pagina: cognome dell’autore in tondo seguito dall’anno di pubblicazione. Se la data non è disponibile si usi “s.d.” (senza data)

7.2 Nella bibliografia a fondo dell’articolo le abbreviazioni brevi delle note a piè pagina devono essere sciolte secondo il sistema adottato per i contributi cartacei (vd. supra par. 6.2). Si aggiunga inoltre il link alla pagina web.

Esempi: Mount 2010: H. Mount, Roman Blood Runs Through Chinese – and British – veins, «The Telegraph», 24/11/2010 = http://blogs.telegraph.co.uk/culture/harrymount/100049168/roman-blood-runs-through-chinese-and-british-veins/

Adinolfi n.d.: R. Adinolfi, Soldati di Crasso in Cina e mercanti campani in Mongolia, India e Ceylon, s.d. = http://www.icampiflegrei.it/Bollettino/cina_1.htm

 

8. Illustrazioni

Formato: si forniscano files in formato TIFF o JPEG/JPG in alta risoluzione. I files non devono essere inseriti in documenti di testo, pena un decadimento della loro qualità.

Risoluzione: almeno 400 dpi per immagini in scala di grigi e a colori; minimo 1200 dpi per i disegni.

E-Print&Preview

Questa sezione di Historika è finalizzata a pubblicare esclusivamente in forma elettronica contributi già presentati in sede pubblica e accettati per la pubblicazione in forma cartacea in modo da favorire anticipata, ampia e rapida diffusione nella comunicazione della ricerca.

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