Usi storiografici di uno schema retorico: la disputatio in utramque partem
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/5728Resumen
L’idea che l’abilità nell’arte della parola e del ragionamento si sviluppasse al meglio se allenata alla prassi del contraddittorio era profondamente radicata nel mondo romano, dove la capacità dialettica di discutere entrambi i lati di una questione (in utramque partem disserere) rappresentava un obiettivo fondamentale del percorso di formazione dell’élite. In modo interessante, questa tecnica non è stata utilizzata fruttuosamente solo in ambito scolastico, ma anche dagli storici antichi, che nella ricostruzione di dibattiti politici si sono sovente serviti proprio di coppie di discorsi contrapposti. Il saggio si occuperà dunque degli impieghi della cosiddetta disputatio in utramque partem nella storiografia latina: esaminando le occorrenze dello schema retorico in Sallustio, Livio e Tacito, si cercherà di evidenziare come la rilevanza di questo espediente andasse ben oltre il piano letterario, recando al contrario risvolti di assoluto interesse sotto il profilo epistemologico, etico e pedagogico.
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