Fatti e interpretazioni. Nietzsche, Saer, Sartre, Cortázar
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/844Abstract
Abstract
Una maggiore attenzione alla letteratura, purtroppo non frequente in ambito filosofico, permette di comprendere in modo più adeguato la celebre affermazione nietzscheana “no, proprio i fatti non ci sono, bensì solo interpretazioni ‒ e già questa è un’interpretazione”, cogliendone il valore simbolico e metaforico. In questo modo, anche attraverso la lettura di alcuni passi narrativi di Marco Denevi, Juan José Saer, Jean-Paul Sartre e Julio Cortázar, è possibile difendere l’ermeneutica e il pensiero debole da alcune accuse che, di recente, sono state mosse nei loro confronti.
Parole chiave: Filosofia della letteratura, ermeneutica, pensiero debole, nuovo realismo.
Resumen
Una mayor atención a la literatura – muy poco frecuente, desgraciadamente, en el ámbito filosófico – permite comprender de manera más adecuada la famosa afirmación de Nietzsche “no hay hechos, sino solo interpretaciones – y esto ya es una interpretación”, recogiendo su valor simbólico y metafórico. De este modo, a través también de la lectura de algunos pasajes narrativos de Marco Denevi, Juan José Saer, Jean-Paul Sartre y Julio Cortázar, es posible defender a la hermenéutica y al pensamiento débil de ciertas acusaciones hechas recientemente.
Palabras clave: Filosofía de la literatura, hermenéutica, pensamiento débil, nuevo realismo.
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