Brevedad y eternidad en Bosque de ojos de María Rosa Lojo
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/77Abstract
En este trabajo proponemos reflexionar sobre los textos de microficción de María Rosa Lojo en Bosque de ojos. Dentro de las diversas temáticas que podrían ser abordadas, presentes en el libro, tomamos las vinculadas al Cielo como valor semántico, ligadas al problema del tiempo. Una de las características fundamentales que los enfoques teóricos advierten sobre el nuevo género es la brevedad; entre otros especialistas indagamos en las propuestas de David Lagmanovich, Francisca Noguerol Jiménez o Lauro Zavala. En este sentido, nos proponemos trazar algunas relaciones entre los diferentes valores otorgados al Cielo por la autora y su vinculación con los problemas que convergen sobre la brevedad, como dimensión temporal, en tanto característica fundamental del género microficción.
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