Memoria individual y colectiva de la España que ya no existe en <i>Feria</i>, de Ana Iris Simón
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/7119Abstract
Ana Iris Simón narrates in Feria her personal experiences during the childhood in a village of La Mancha and the youth in Madrid. The author, who is over thirty years old, think about the memory, Empty Spain (España vacía) and the uncertain future of the young people of her generation. In parallel, the publication of the book, her articles in the press (El País) and her statements in interviews have generated an intense discussion on her approaches to maternity and family models. The aim of this essay is to study the representation of the “Spain which doesn’t exist” (“España que ya no existe”) in Feria.
Keywords: Feria, Ana Iris Simón, Memory, Empty Spain, Autobiography.
Ana Iris Simón narra en Feria sus vivencias personales de infancia en un pueblo de La Mancha y de juventud en Madrid. La autora, que apenas supera la treintena, reflexiona sobre cuestiones en torno a la memoria, la España vacía y el futuro incierto de los jóvenes de su generación. De manera paralela, la publicación del texto, sus artículos periodísticos en El País y sus declaraciones en entrevistas han generado un debate acerca de los planteamientos que propone en torno a la maternidad y los modelos de familia. El objetivo de este artículo es estudiar la representación de aquello que la autora denomina como la “España que ya no existe” en Feria.
Palabras clave: Feria, Ana Iris Simón, Memoria, España vacía, autobiografía.
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