Soglie autobiografiche: <i>Memorias habladas, memorias armadas</i> (1990) di Concha Méndez

Autori

  • Francesca Coppola Università di Salerno

DOI:

https://doi.org/10.13135/1594-378X/6417

Abstract

Il proposito di questo lavoro è uno studio dell’autobiografia di Concha Méndez –Memorias habladas, memorias armadas (1990)– raccontata prima a voce alla nipote Paloma e poi trascritta da quest’ultima nel tentativo di riscattare, dall’oblio, non solo una figura familiare, ma una delle personalità femminili più singolari della Generazione del 27. Il testo –attraversato da storie intercalate, andirivieni temporali, molteplici soglie del ricordo– fornisce una testimonianza peculiare dei cambiamenti del racconto del sé nel Novecento. Cambiamenti che si è ritenuto utile indagare per sondare, da un lato, il ruolo e lo statuto dell’autrice in quanto soggetto letterario e le intenzioni recondite che, dietro di esso, si celano all’atto del discorso riferito; dall’altro, il grado di finzione orchestrata dall’io narrante del tempo presente il quale, volgendo lo sguardo al passato, seleziona e assembla le giunture sottili della sua impresa autobiografica.

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Pubblicato

2022-10-30

Fascicolo

Sezione

Contribuciones / Contribuções / Contributi