Introducción: ¿El viaje forzado? Estudios en torno a la migración en las literaturas española y latinoamericana
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/6157Abstract
Travel, whether the result of necessity or desire, has become an indispensable activity for human beings, sometimes to ensure their survival, sometimes to satisfy the nomadic spirit that has always accompanied them. Migration, therefore, is a phenomenon common to all societies: the transit between different peoples has shaped their identity, has made them plural as well as aware of their differences, and has allowed, through this dynamic process, the intermingling of cultures to give rise to new ones. The way in which we approach the subject of migration and travel in this monographical section is broad in its conceptualisation, as the essays that compose it deal with both literary representations of geographical transit and the displacement of ideas resulting from this incessant crossing of borders. At the same time, it reflects on the concept of the border and its reconceptualisation in a world that is increasingly understood beyond the traditional frameworks of nation-states as a hybrid, transnational and delocalised reality.
Il viaggio, che sia frutto della necessità o del desiderio, è diventato un'attività indispensabile per gli esseri umani, a volte per garantire la loro sopravvivenza, a volte per soddisfare lo spirito nomade che li ha sempre accompagnati. La migrazione, dunque, è un fenomeno comune a tutte le società: il transito tra popoli diversi ha plasmato la loro identità, li ha resi plurali e consapevoli delle loro differenze, e ha permesso, attraverso questo processo dinamico, che la mescolanza delle culture desse origine a nuove. Il modo in cui affrontiamo il tema della migrazione e del viaggio in questo monografico è ampio nella sua concettualizzazione, dato che gli articoli che lo compongono trattano sia le rappresentazioni letterarie del transito geografico sia lo spostamento di idee che risulta da questo incessante attraversamento di frontiere. Allo stesso tempo, riflette sul concetto di confine e sulla sua riconcettualizzazione in un mondo che è sempre più compreso al di là delle cornici tradizionali degli stati nazionali come una realtà ibrida, transnazionale e delocalizzata.
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