Reescrituras digitales de la emigración española. El poema que cruzó el Atlántico de María Mencía
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/5831Abstract
Le dinamiche inerenti alla scrittura digitale permettono di affrontare la creazione letteraria come un'esperienza in cui temi e forme acquisiscono una diversa proiezione sul lettore. Questo articolo analizza il progetto di María Mencía, El poema que cruzó el Atlántico (2017), per esaminare come, a partire dalla poetica digitale, si approccia la riscrittura dell'episodio della traversata della Winnipeg, avvenuta nell'agosto 1939 con duemila rifugiati repubblicani a bordo. Dall'approfondimento di un'unica metafora, costruita intorno a quel viaggio, l'autore rende omaggio alla memoria come elemento rigenerante della lettura e della scrittura da un punto di vista retorico ed estetico.
The inherent dynamics of digital writing allows an approach to literary creation as an experience in which themes and forms acquire a distinct projection on the reader. This article analyzes María Mencía's project El poema que cruzó el Atlántico (2017) in order to address how digital poetics rewrites the Winnipeg voyage (1939), an episode of the Spanish Civil War which occurred in August 1939 with two thousands Republican refugees on board. By exploring a single metaphor, built around the voyage of the Winnipeg, the author pays homage to memory as a regenerating element of reading and writing from a rhetorical and aesthetic point of view.
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