Ángel González lettore di Juan Ramón Jiménez tra utopia e disincanto

Autori

  • Selena Simonatti

Abstract

La scoperta di Juan Ramón Jiménez fu per il giovane Ángel González un vero «deslumbramiento», ma la posizione del poeta adulto, comprimendo in una distanza l’assidua e mai cessata frequentazione della poesia di Jiménez si manifesta in maniera più sfumata. Il processo di maturazione di quella rettifica sembra relativamente breve. Riguarda soprattutto due nodi cruciali della poetica di Juan Ramón Jiménez: l’impressionismo della prima epoca e le corrispondenze tra natura e sentimento; il concettualizzarsi e il radicalizzarsi di tali corrispondenze mediante la percezione di una natura sempre più interiorizzata. Affiora in González, per contrasto, un’incomunicazione tra uomo e natura, intesa fin da Áspero mundo (1956) come fenomenologia del reale; si assiste anche e un decisivo decentraemento dell’io a favore di un tú che, non di rado, si manifesta panteisticamente.

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Pubblicato

2008-12-31

Fascicolo

Sezione

Monographica