Il sapore del Messico e altre cose. Italo Calvino e le letterature iberiche
Abstract
Nella doppia veste di lingua d’uso e di inventario di forme per un lavoro sotterraneo di ricreazione poetica, il legame di Calvino col castellano è assai profondo. In primo luogo, l’articolo descrive il corpus di testi scritti da Calvino in castellano; l’imbarazzo con cui lo scrittore afferma talvolta di non padroneggiarne a sufficienza i modi e le strutture è infatti la solita excusatio maliziosa. La seconda sezione si sofferma invece sulle prose messicane, allorché Calvino intercala all’italiano la lingua del posto con una chiave poetica che ne fa il grimaldello della poesia. L’ultima sezione prende in esame l’attività editoriale di Calvino che riguarda le letterature iberiche, tracciando una mappa delle affinità più patenti e delle insofferenze malcelate.
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