Articulación temporal y geografía mítica en La memoria de agosto, de Cristina Pérez Valverde
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/27Abstract
Frente a títulos clásicos como Memorias de Adriano de Marguerite Yourcenar o Memorias de un solterón de Emilia Pardo Bazán, esta novela de Cristina Pérez Valverde asume el singular y el artículo determinado como espacio de la escritura y altera también las coordenadas habituales en que el plural Memorias engloba una existencia y actúa a manera de legado histórico o ficcional. Se trata aquí de ‘La memoria’, como un agente dinámico activador de distintos tiempos narrativos que cristalizan en un mes concreto: agosto. Y en un día concreto, el 11 de agosto, festividad de Santa Clara, en donde entrevemos ya un eje de composición temporal anclado en el imaginario del Kairós cristiano.##submission.downloads##
Pubblicato
2011-05-17
Fascicolo
Sezione
Marginalia
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