Un capitolo nei rapporti ispano-italiani nel Settecento. Enciclopedismo, sincretismo e dialogo culturale nel gesuita espulso Juan Andrés
DOI:
https://doi.org/10.13135/1594-378X/1210Abstract
Abstract:
L’intensa attività culturale svolta dai gesuiti iberici nell’Italia dell’ultimo terzo del Settecento, in particolare dal gruppo catalano-valenzano, costituisce un capitolo di rilievo nei molteplici rapporti ispano-italiani del periodo. Nel corso del loro destierro essi si proposero di inserirsi negli spazi di socializzazione della cultura illuminista italiana, cercando di intavolare, com’espressione di una precisa strategia socio-culturale, un dialogo proficuo con l’intellighenzia e i circoli intelletuali della penisola. In questa prospettiva, si esaminano l’attivo ruolo e le novità di cui è portatore Juan Andrés nel suo lungo esilio italiano (1768-1816), i suoi sforzi orientati ad avvicinare la cultura ispanica agli intellettuali italiani e a mettere in evidenza i debiti della cultura italiana -e anche europea- nei confronti della Spagna moderna, riavvicinando a entrambe culture in contatto. In questo itinerario, lontano da ogni polemica e diatriba, il suo ruolo di mediatore culturale risalta dal resto dei suoi confratelli, simboleggiando la nuova simbiosi culturale ispano-italiana che si è determinata.
Parola chiave: Juan Andrés, gesuiti espulsi, cultura ispano-italiana, mediazione e sincretismo culturale
Resumen:
Las intensas actividades culturales de los jesuitas ibéricos en la Italia del último tercio del dieciocho, de modo especial las que proceden del grupo catalán-valenciano, constituyen un capítulo de relieve en el seno de las poliédricas relaciones hispano-italianas del período. A lo largo de su destierro ellos procuraron insertarse en los ambientes de socialización de la cultura ilustrada italiana, con el propósito de entablar –como expresión de una precisa estrategia socio-cultural- un diálogo provechoso con los círculos intelectuales de la península. Desde esta perspectiva, se abordan el rol activo y las novedades de las que fue portador el abad Juan Andrés en su largo exilio italiano (1768-1816), sus esfuerzos orientados a aproximar la cultura española a los eruditos y literatos italianos y a poner en evidencia las dedudas de la cultura italiana –y también europea- hacia la España moderna, reconciliando a ambas culturas en contacto. En este itinerario su rol como mediador cultural, lejos de toda polémica o controversia, resalta sobre el resto de sus compañeros de religión, simbolizando la nueva simbiosis cultural hispano-italiana che se ha ido configurando.
Palabras clave: Juan Andrés, jesuitas expulsos, cultura hispano-italiana, mediación y sincretismo cultural
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