L’Autonomia universitaria fra passato e presente - The University Autonomy between Past and Present

Autori

  • Michele Rosboch

DOI:

https://doi.org/10.13135/2281-2164/411

Abstract

The article examines the evolution of institutional structures in Italian Universities since XIX century. After the reforms realized by Alfieri and Boncompagni in the "Regno di Sardegna", we will follow the development after the Casati law and during the period of Italian unification. Indeed, during the XIX century, levels of autonomy of academies are very low and Universities lacked any legal personality.

This personality will be recognized only after the Gentile reform (1923), whilst autonomy will be consacrated in the Italian Republican Constitution (art. 33). Next developments in XX century, that found their apex in Ruperti reforms (1989-1991), let boundaries of autonomy increasing more and more, as the number of universities' sites and their activities.

Eventually, we will examine the consequences of the recent law 240/2010 over the extension of university autonomy, which has to be reshaped according to the actual lack of financial resources. Autonomy, as a relative and flexible concept, remains anyway a unique character of University, a guarantee and a defence for the liberty of research and teaching.

 

L’articolo esamina l’evoluzione degli assetti istituzionali delle Università italiane a partire dal secolo XIX. Dopo le riforme dei ministri Alfieri e Boncompagni nel Regno di Sardegna se ne segue lo sviluppo dopo la legge Casati ed il periodo dell’Unità. Nel corso del secolo XIX, in realtà, i livelli di autonomia degli Atenei sono molto ridotti e le Università sono mancanti anche della personalità giuridica.

Questa viene riconosciuta alle Università solo con la riforma Gentile (1923), mentre l’autonomia trova la sua piena consacrazione con la Costituzione repubblicana (art. 33). Le vicende successive del XX secolo, culminate con le riforme del ministro Ruberti (1989-1991), vedono l’accrescersi degli ambiti di autonomia, insieme al proliferare delle sedi universitarie e delle attività formative proposte.

Da ultimo, vengono esaminate le ricadute della recente legge 240/2010 sull’estensione dell’autonomia universitaria, che subisce nell’attuale contesto di carenza di risorse un deciso ridimensionamento. L’autonomia, quale concetto relativo e flessibile, resta – peraltro – contrassegno insostituibile dell’Università, a garanzia e presidio della libertà di ricerca e di insegnamento.

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Pubblicato

2013-08-05

Fascicolo

Sezione

Memoria - Note e Interventi