Operai, fabbriche e cibo: storie di gastronomie precarie

Autori

  • Davide Porporato Università degli Studi del Piemonte Orientale
  • Gianpaolo Fassino Università degli Studi di Scienze Gastronomiche

DOI:

https://doi.org/10.13135/2281-6658/2020

Parole chiave:

Workmen, Factory, Lunch Box, Wine, Canteen

Abstract

Before dining halls became common in industrial plants, workers usually had their meals in the barachin, that is the tin mess/lunch box. This was a crucial element of the identity of industrial workers: “he works as a barachin” or “he is a Agnelli barachin” were common expressions which designated blue collars, especially those working in Fiat plants, during the years of the postwar economic miracle. Therefore the barachin came to be a symbol of working class culture and factory life. The essay sheds light on these stories of industrial workers’ food culture as well as on the practices of wine consumption during the lunch break, which was another crucial element of everyday life in industrial plants.

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Biografie autore

Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale

Davide Porporato è docente di Etnologia all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Ha lavorato alla creazione di archivi informatici multimediali finalizzati alla gestione del patrimonio etnoantropologico. In questo ambito è responsabile scientifico, con Piercarlo Grimaldi, dell’“Atlante delle Feste Popolari del Piemonte” e dei “Granai della Memoria”. Tra le pubblicazioni recenti ricordiamo: Sentieri della memoria. Studi offerti a Piercarlo Grimaldi in occasione del LXX compleanno, (a cura di, con Gianpaolo Fassino), Bra, Slow Food Editore - Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, 2015; i saggi: I santi della transumanza in Valsesia: una lettura etnografica, Vercelli, Gallo edizioni, 2015; Il cibo rituale nelle valli occitane, Bra, Slow Food Editore – Università di Scienze Gastronomiche.

Gianpaolo Fassino, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche

Gianpaolo Fassino, dottore di ricerca in antropologia culturale presso l’Università di Udine, lavora all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo-Bra, dove coordina il Laboratorio “Granai della memoria”. È professore a contratto di Antropologia medica presso la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale. Si occupa principalmente di antropologia dell’alimentazione ed è autore di numerose ricerche nei settori dell’etnografia, dell’antropologia storica, della storia delle discipline demo-etno-antropologiche e della storia culturale del Piemonte. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnala il volume "Quando il cibo si fa benessere. Alimentazione e qualità della vita" (a cura di, con Paolo Corvo, FrancoAngeli, Milano, 2015). Ha inoltre curato l’edizione completa del corpus fotografico di don Emilio Bellino: "Le colline della tradizione. Il Piemonte rurale nelle fotografie di don Emilio Bellino parroco di Cinzano 1890-1920" (Comune di Cinzano, Cinzano, 2015).

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Pubblicato

2017-06-30