Rigenerazione urbana e naturale, calamità e inquinamento nelle orazioni post reditum di Cicerone
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/9339Abstract
L’articolo indaga la presenza e il ruolo dell’ambiente e dell’ecologia nelle orazioni post reditum di Cicerone. In questo gruppo di discorsi, la descrizione del mondo esterno, e del modo in cui ci si può relazionare ad esso, è coerente e omogenea e si contraddistingue per una chiara dicotomia. In particolare, in occasione del ritorno di Cicerone dall’esilio l’ambiente vive una rigenerazione urbana e naturale, che testimonia l’effetto benefico dell’oratore sul mondo circostante e si oppone alla distruzione della natura e della città promossa da Clodio e dai suoi sostenitori. Condotta secondo una linea di ricerca letteraria, stilistica e retorica, l’analisi mostra come Cicerone utilizzi la descrizione dell’ambiente per legittimare il proprio operato politico e per delegittimare quello dei proprio oppositori. Particolare attenzione è rivolta all’uso metaforico dei termini ambientali, impiegati soprattutto nelle sezioni dell’invettiva.
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