Potenzialità metodologiche dell’analisi di alcuni exempla prosodici di imitatio a Cicerone nel retore tardoantico Favonio Eulogio
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-5353/6871Abstract
Il commento al Somnium del pressoché ignoto retore tardoantico Favonio Eulogio costituisce un prezioso alleato nello studio della Letteratura Latina classica e posteriore non solo in virtù dell’esegesi contenutistica, condotta da un punto di vista aritmologico e mitopoietico, che della cosmologia dell’antecedente ciceroniano conduce, ma anche per l’operazione intertestuale e allusiva che della fonte classica opera, in conformità al clima dell’intellettualismo coevo, sia dal punto di vista dell’impostazione filosofica, sia da quello della sostanza retorica, dei cui canoni si fa imitatore in termini sia generali sia specificatamente prosodici. La ripresa strumentale delle antiche clausole ciceroniane è qui piegata alla valorizzazione del dettato della dissertazione tecnico-retorica e dei riferimenti letterari che ne costellano il tessuto argomentativo ed esegetico sul celeberrimo finale del De re publica ciceroniano.
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