Le lettere e le stelle: un nuovo lusus negli Aratea (fr. 34 Soubiran, vv. 1-6) - Letters and Stars: A New Wordplay in the Aratea (fr. 34 Soubiran, vv. 1-6)

Autori

  • Alberto Crotto, AC Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/2532-5353/5946

Abstract

L’articolo esamina un possibile caso di telestico, sinora inedito, negli Aratea di Cicerone. Elementi stilistici, fattori contestuali e intenzioni letterarie del poeta-traduttore latino paiono corroborare l’intenzionalità del lusus. Anche alla luce delle riflessioni critiche emerse negli studi sui wordplay nella letteratura antica, la presente ricerca si propone di ampliare l’esplorazione del fenomeno in un autore ancora poco indagato da questo punto di vista.

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Biografia autore

Alberto Crotto, AC, Università di Torino

Alberto Crotto (alcrotto@gmail.com) è dottorando in Filologia Classica presso l’Università di Torino. Membro scientifico della SIAC, ha pubblicato svariati contributi inerenti i suoi principali interessi, che spaziano dall’opera
virgiliana ai lusus nella poesia latina, fino ai rapporti tra il mondo classico e la letteratura italiana, in modo particolare Dante.

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Pubblicato

2021-06-30

Come citare

Crotto, A. (2021). Le lettere e le stelle: un nuovo lusus negli Aratea (fr. 34 Soubiran, vv. 1-6) - Letters and Stars: A New Wordplay in the Aratea (fr. 34 Soubiran, vv. 1-6). Ciceroniana On Line, 5(1), 29–39. https://doi.org/10.13135/2532-5353/5946

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