Cicero, Zeuxis and Aristotle: Bolstering Auctoritas in De inventione Book 2

Autori

  • Benjamin Adam Jerue Universidad San Jorge (Zaragoza, Spain)

DOI:

https://doi.org/10.13135/2532-5353/11644

Abstract

Nella prefazione al libro 2 del De inventione, Cicerone narra come Zeusi dipinse la sua celebre Elena a Crotone prima di spiegare i metodi di lavoro di Aristotele. Questi racconti servono da analoghi per il processo stesso di ricerca e composizione del De inventione da parte del Romano. Questo articolo esamina lo scopo argomentativo e la forma della prefazione al fine di affrontare il dibattito di lunga data sulla questione se la prefazione appartenga realmente al trattato o se vi sia stata aggiunta in modo alquanto casuale. Data la posizione di Cicerone come giovane homo novus al momento della composizione, la prefazione, sebbene piuttosto fuorviante, fu utile per accrescere la sua autorità. Inoltre, la strategia argomentativa della prefazione richiama diversi dei praecepta delineati nel libro 1. Di conseguenza, l’articolo sostiene che la prefazione debba essere considerata parte integrante del più ampio De inventione e che possa essere analizzata come un esempio utile — seppur complesso — di come l’inventio sia cruciale per costruire un argomento convincente. 

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Biografia autore

Benjamin Adam Jerue, Universidad San Jorge (Zaragoza, Spain)

Benjamin Adam Jerue received his PhD in Classical Philology from Yale University in 2016. He is a lecturer in the Faculty of Communication and Social Sciences at Universidad San Jorge (Zaragoza, Spain) and during the fall term of 2024 is a Visitor at the Institute for Advanced Study (Princeton). His research interests focus on rhetoric and historiography.

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Pubblicato

2024-12-31

Come citare

Jerue, B. A. (2024). Cicero, Zeuxis and Aristotle: Bolstering Auctoritas in De inventione Book 2. Ciceroniana On Line, 8(2), 457–481. https://doi.org/10.13135/2532-5353/11644