La rivalutazione di Cicerone in Giuseppe Rensi: un interessato ritratto novecentesco

  • Emidio Spinelli

Abstract

Questo articolo vuole soffermarsi sul ritratto di Cicerone offerto da Giuseppe Rensi (1871-1941), il quale non mirava certo a una ricostruzione filologica rigorosa, ma cercava piuttosto di inserire Cicerone come pietra angolare in una sorta di peculiare (e originale) storia lunga dello “scetticismo italiano”, nonché di presentarlo come un antico alter ego, e di conseguenza come modello perenne della forte opposizione a qualsiasi forma di dittatura totalitaria, qualunque essa fosse, dal cesarismo vincente nella Roma della fine del I secolo a.C. al ventennio soffocante del fascismo di Mussolini nella prima parte del XX secolo.

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Biografia autore

Emidio Spinelli

Emidio Spinelli (emidio.spinelli@uniroma1.it) è Professore Ordinario di Storia della filosofia antica e Prorettore per il Diritto allo Studio e la Qualità della Didattica presso la “Sapienza”/Università di Roma; è anche Presidente della “Società Filosofica Italiana” e Co-editor della rivista «Elenchos». Numerosi sono i suoi contributi su diversi ambiti del pensiero antico (in particolare sulla tradizione atomistica e scettica), nonché su Giuseppe Rensi e su scritti (editi e inediti) di Hans Jonas.

Pubblicato
2024-06-30
Come citare
Spinelli, E. (2024). La rivalutazione di Cicerone in Giuseppe Rensi: un interessato ritratto novecentesco. Ciceroniana On Line, 8(1), 309-324. https://doi.org/10.13135/2532-5353/10911