A Patchwork of Passages

On the Nature of Imitation in Galileo’s Alphabet and Painting Metaphors

  • Peter Kelly, PK National University of Ireland

Abstract

Nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, Galileo afferma di avere un libro più autorevole di quelli di Aristotele, capace di rappresentare una teoria unificata della natura; lo chiama l’alfabeto. La metafora dell’alfabeto di Galileo è adattata dal De rerum natura di Lucrezio e indica la svolta di Galileo verso i costituenti primari del mondo materiale, prima dello studio dei testi; egli paragona inoltre lo scienziato a un pittore capace di imitare i più piccoli dettagli del mondo fisico. Entrambe queste immagini sottolineano la natura estetica dell’opera dello scienziato. Questo articolo sostiene che Galileo risponde a una serie di opere estetiche sull’imitazione poetica, mentre entrambe le metafore collegano l’attività dello scienziato con quella dell’artista, dove lo scoprire e il rendere tangibile l’ordine sottostante della materia è fondamentalmente un’attività creativa, e dove lo scienziato non solo rivela, ma inventa la bellezza profonda della natura.

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Biografia autore

Peter Kelly, PK, National University of Ireland

Dr. Peter Kelly is lecturer in Classics in the National University of Ireland, Galway. He has previously held the position of visiting research associate in the Classics department in the University of Oregon and visiting lecturer in Oregon State University. He has published extensively on the influence of Greek philosophy on Latin literature and especially on Ovid’s use of Platonic philosophy. His monograph on this topic, titled the Cosmic Text from Ovid to Plato, is currently under review.

Pubblicato
2020-06-30
Come citare
Kelly, P. (2020). A Patchwork of Passages: On the Nature of Imitation in Galileo’s Alphabet and Painting Metaphors. Ciceroniana On Line, 4(1), 185-204. https://doi.org/10.13135/2532-5353/4675
Sezione
Intellectual Life at Rome and Beyond