Humanitas dei giudici, colpevolezza dell’imputato in alcune orazioni ciceroniane?

  • Simone Mollea, SM Università di Torino

Abstract

In Off. 2, 51, Cicerone dichiara che, in nome del concetto di humanitas, vanno difesi anche imputati colpevoli. Retrospettivamente, constatiamo come egli avesse fatto esplicito appello all’humanitas dei giudici in cinque orazioni (Pro Cluentio, Pro Balbo, Pro Archia, Pro Sulla e Pro Caelio) per cui la critica concorda sul fatto che gli elementi concreti per le argomentazioni difensive fossero pochi e l'innocenza degli imputati tutt'altro che scontata. Pur non volendo giungere alla conclusione che, nel 44 a.C., Cicerone in qualche modo ammetta che il ricorso esplicito all'argomento humanitas in alcuni processi di anni precedenti fosse conseguenza della colpevolezza degli imputati, questo contributo intende mostrare come e perché per tutte le suddette orazioni l’humanitas costituisca un collante o, al contrario, un elemento di separazione tra i giudici e altre parti coinvolte nel processo. Emergerà quindi che l'humanitas risulta, in definitiva, un'arma retoricamente molto efficace, che distrae i giudici dal nocciolo della questione, lusingandoli con accostamenti illustri (a Pompeo, ad un grande? poeta, a Cicerone stesso) e/o separandoli nettamente da reietti (Oppianico, Sassia) o dagli accusatori (Manlio Torquato, Erennio).

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Biografia autore

Simone Mollea, SM, Università di Torino

Simone Mollea è assegnista di ricerca nell’ambito del progetto SERICA presso l’Università degli Studi di Torino e insegna lingua e grammatica latina presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano. I suoi principali interessi di ricerca e le sue pubblicazioni gravitano intorno al Wertbegriff humanitas, alla letteratura latina tardoantica, al filosofo Seneca e alla funzione veicolare della lingua e della cultura latina tra Occidente e Oriente nelle opere gesuite.

Pubblicato
2022-12-30
Come citare
Mollea, S. (2022). Humanitas dei giudici, colpevolezza dell’imputato in alcune orazioni ciceroniane?. Ciceroniana On Line, 6(2), 233-257. https://doi.org/10.13135/2532-5353/7267