Abstract
Il dibattito sul concetto di verità è una delle costanti della storia del cinema e dell’audiovisivo. Fin dalle prime immagini dei film dei fratelli Lumière e del cinema fantastico di Méliès, le immagini in movimento si sono scontrate con il problema della rappresentazione della realtà e, quindi, con il dilemma di ciò che sembra vero è invece è falso, e viceversa. Si può dire, addirittura, che il cinema sia stato una palestra filosofica involontaria ma di assoluta eccellenza per il dibattito sul concetto di verità. Il patto implicito che si stabilisce fra lo spettatore e il regista (o l’autore) di un prodotto audiovisivo è un legame potente anche se mai è stato completamente esplorato nei suoi risvolti psicologici. Il rapporto fra cinema e realtà è stato il cardine portante del “neorealismo” cinematografico un “movimento” anche culturale e morale che ha segnato la storia del cinema moderno non solo in Italia ma in tutto il mondo.