Is Argentine tango Russian, and how Jewish is Russian tango?
Abstract
From the current Russian tango scene in Chicago to “tango mania” in Russian imperial capitals a hundred years ago, this paper tracks music, dance, and fashion that entwines Russian history with the story of Jewish migration. Mayakovsky’s quotation of a tango melody the same year the singer Isa Kremer performed her tango about “sultry Argentina” [znoinoi Argentine] set a pattern that has permeated classical, popular music and literary artists, including Stravinsky, Dunaevsky, Utesov, Ilf-Petrov, and Bulgakov. While tango plied the ocean from South America to Europe and Russia, Russian Jews at approximately the same time began migration to the Americas. Many Jewish musicians, entrepreneurs, dancers, and actors have embraced tango, which in voiced tragedies of pogroms, exiles, and the Holocaust, as well as Jewish survival.
Il tango argentino è russo? E quanto è ebraico il tango russo?
Dalla scena contemporanea del tango russo a Chicago alla “tango-mania” nelle capitali imperiali russe del secolo scorso, questo articolo indaga la relazione fra la storia russa e la storia della migrazione ebraica attraverso la musica, la danza e la moda. Il richiamo di Mayakovsky a una melodia di tango nell’anno in cui il soprano Isa Kremer eseguì il tango sulla “sensuale Argentina” [znoinoi Argentine] stabilì un modello che permeò la musica classica (Stravinsky, Dunaevsky), la musica popolare (Utesov) e la letteratura (Ilf-Petrov, Bulgakov). Mentre il tango oltrepassava l’oceano raggiungendo l’Europa, gli ebrei di Russia cominciarono a emigrare nelle Americhe. Fu allora che molti musicisti, imprenditori, danzatori e attori di origine ebraica si appassionarono al tango, divenuto espressione di tragedie come i pogrom, l’esilio, l’Olocausto, come anche della sopravvivenza di un popolo.
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