Il Jazz e il primo libro del 'Clavicembalo Ben Temperato'
Abstract
Il mondo del jazz ha sempre dimostrato un particolare interesse nei confronti della musica di Johann Sebastian Bach e l’occasione del tricentenario del volume I del Clavicembalo ben temperato (1722-2022) è stato lo stimolo per indagare in particolare il rapporto fra il jazz e questa opera. Nella prima parte del presente contributo sono state analizzate alcune possibili motivazioni e linee di tendenza generali del rapporto fra i jazzisti e la musica di Bach. Sono emersi i temi del rispetto (che sconfina nella devozione), ma anche della familiarità che molti jazzisti sentono con Bach, definito a volte “primo jazzista”. Nella seconda parte sono state invece prese in esame alcune realizzazioni di singoli artisti, di diverse epoche e di diverse aree culturali e geografiche (Jacques Loussier Trio, 1959 e 1960; John Lewis, 1985-1990; Enrico Pieranunzi, 2011; Édouard Ferlet, 2012; Brad Mehldau, 2018; Johann Sebastian Jazz [Iñaki Salvador e Alexis Delgado Búrdalo], 2020). Su di esse sono state presentate osservazioni analitiche, in cui emerge come la musica bachiana abbia stimolato letture assai diverse e personali. In Appendice viene fornito un catalogo, naturalmente non esaustivo, di incisioni jazzistiche Bach-oriented, pubblicate a partire dal 1935, fino all’anniversario 2022. Per ogni item si è cercato di segnalare il tipo di intervento operato, che va dal semplice riferimento nel titolo, a casi di “fughe jazz”, a rielaborazioni creative più approfondite e trasformative.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Quest'opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported. Tutti i diritti relativi a quanto pubblicato su «Gli spazi della musica», compreso il diritto di pubblicazione, restano di proprietà esclusiva degli autori.