Inclusivo-esclusivo

Il 'Preludio No. 8 in Mi bemolle minore BWV 853' in due composizioni di Luca Lombardi

Autori

  • Alessandro Mastropietro

Abstract

Sin nella prima produzione di Luca Lombardi (1945) si rispecchiano due direzioni dialettiche, definite dallo stesso autore come inclusiva ed esclusiva, a seconda della pluralità/monofocalità dei materiali sonori, del percorso formale da questi generato, della possibile estensione ad altri media. Nella composizione postseriale, che continua a concentrare la sua attenzione sui processi ma libera radicalmente le conformazioni del materiale, l’adozione di frammenti del passato musicale non era più un tabù: così il giovane compositore elabora (1967-68) due lavori che impiegano diversamente porzioni del Preludio in mi bem. min. BWV 853. 

In Albumblätter l’incipit è inserito quale citazione in una traiettoria legante differenti stati stilistico-linguistici, parte dei quali aggiornati fino a una evidente condotta informale (cluster, fasce di trilli). Le transizioni sono rigorosamente controllate attraverso la scrittura, sicché la citazione bachiana – un’apparizione in doppia dissolvenza incrociata tra due pannelli informali – si dà come uno degli stati della materia sonora.

In Das ist kein Bach, sagte Beethoven, das ist ein Meer! (per 7 esecutori, nuova versione – 1993 – per 5 strumenti), estratti melodico-armonici di varia estensione costituiscono il solo foglio-materiali a disposizione di improvvisatori dall’assegnazione strumentale indefinita, ma di famiglia assortita. Il processo improvvisativo è guidato da una partitura relazionale, che stabilisce quali strumenti intervengano, quali trasformazioni proiettare sul frammento indicato, quali interazioni generare – fino all’imprestito del materiale altrui – tra improvvisatori. Albumblätter riflette dunque il principio inclusivo, il trascolorare vicendevole di pannelli sonori costituiti diversamente (i ‘fogli d’album’), espanso nella successiva versione multimedia – Opus 10 – verso elementi testuali, gestuali e filmici, con un secondo esecutore dal vivo e sullo schermo; tuttavia, il brano realizza tale principio entro una partitura interamente definita. Das ist kein Bach… è esclusivo nel materiale e nell’ossatura (in parte regolata, nel tragitto di avvicendamenti, con le tipiche rotazioni seriali), ma flessibile e aperto nella temporalità e nel dettaglio. È significativo infine che proprio un Preludio e Fuga bachiano sia stato al centro di una riflessione compositiva sulla dialettica tra molteplice e unitario.

Biografia autore

Alessandro Mastropietro

Alessandro Mastropietro (L’Aquila, 1968) è professore associato in Musicologia e Storia della Musica presso l’Università di Catania. Diplomato in direzione d’orchestra, composizione e musica elettronica, laureato con una tesi su Luigi Nono, ha dedicato il PhD al teatro musicale sperimentale in Italia, su cui ha pubblicato un’ampia monografia (Nuovo teatro musicale fra Roma e Palermo, 1961-1973, LIM 2020). Ha curato l’edizione critica degli scritti di Domenico Guaccero e pubblicazioni monografiche su Paolo Renosto e Francesco Pennisi. Si occupa inoltre della musica del secondo Settecento strumentale, con specifico riguardo per Luigi Boccherini. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali, realizzato progetti di ricerca nazionali, e pubblicato regolarmente per riviste scientifiche di riferimento e all’interno di volumi collettanei.

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Pubblicato

2025-03-13

Come citare

Mastropietro, A. (2025). Inclusivo-esclusivo: Il ’Preludio No. 8 in Mi bemolle minore BWV 853’ in due composizioni di Luca Lombardi. Gli Spazi Della Musica, 12, 117–142. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/11754