'Well-Tempered Clavier' beyond the 'Well-Tempered Clavier'

Creative Reception in Italy

Autori

  • Chiara Bertoglio

Abstract

La ricerca sulla ricezione dell’opera di Bach e della sua figura sta diventando un elemento sempre più rilevante negli studi bachiani contemporanei. Questo articolo si concentra sulla ricezione italiana del Clavicembalo ben temperato, uno dei lavori di Bach più eseguiti, studiati e pubblicati in Italia. L’analisi comprende edizioni didattiche, trattati tecnici, opere pedagogiche, arrangiamenti, composizioni originali ispirate al Clavicembalo ben temperato e persino parodie musicali e creazioni artistiche in altri ambiti come la letteratura e il cinema. La ricca tradizione di edizioni didattiche in Italia è legata ai programmi dei conservatori, dove il Clavicembalo ben temperato è stato a lungo un requisito per gli esami di pianoforte, influenzando sia la produzione editoriale che la pedagogia musicale.

Una figura chiave di questa ricezione è Ferruccio Busoni, il cui approccio editoriale e creativo al Clavicembalo ben temperato ha sfumato i confini tra edizione, trascrizione e composizione originale. Oltre alle edizioni didattiche e alle trascrizioni, il Clavicembalo ben temperato ha ispirato composizioni originali italiane, da Les guitares bien tempérées di Castelnuovo-Tedesco alle 24 Preludi e Fughe di Paolo Marchettini. Inoltre, la tradizione di appropriarsi del Clavicembalo ben temperato si è estesa anche alla letteratura e alle arti visive, con poeti come Umberto Saba e artisti come Luigi Conconi che hanno re-interpretato l’opera di Bach in chiave simbolica o ironica.

L’articolo dimostra come la ricezione italiana del Clavicembalo ben temperato sia stata influenzata dalle esigenze pedagogiche, ma abbia anche stimolato nuove creazioni artistiche, delineando un percorso unico che, pur condividendo caratteristiche con altre tradizioni europee, presenta peculiarità distintive. Il Clavicembalo ben temperato emerge non solo come pilastro dell’educazione musicale italiana, ma anche come fonte inesauribile di ispirazione per musicisti, scrittori e artisti visivi.

Biografia autore

Chiara Bertoglio

Chiara Bertoglio è pianista, musicologa e teologa, specializzata nell’intersezione tra musica, storia e teologia. Ha conseguito un dottorato in Music Performance Practice presso l’Università di Birmingham, un Master in Systematic and Philosophical Theology presso l’Università di Nottingham e diversi titoli avanzati in musicologia, esecuzione musicale e studi teologici presso istituzioni italiane di prestigio. Come interprete, si è esibita in sale di fama internazionale come la Carnegie Hall, il Concertgebouw e l’Accademia di Santa Cecilia, collaborando con importanti orchestre e partecipando a festival di rilievo mondiale. La sua discografia comprende numerose registrazioni per Da Vinci Classics e Brilliant Classics, con un focus particolare su Bach e la sua ricezione. La sua ricerca accademica esplora temi quali l’esecuzione pianistica storica, la ricezione bachiana, la musica nella Riforma e Controriforma e la teologia della musica. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui Reforming Music (De Gruyter, 2017), vincitore del RefoRC Book Award, e Musical Scores and the Eternal Present (Pickwick, 2021). Ha inoltre curato volumi come Bach e l’Italia (LIM, 2022) e contribuito a riviste accademiche ed enciclopedie di riferimento. È docente di ruolo di pianoforte presso il Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo e insegna teologia della musica in diverse facoltà teologiche italiane. È membro del comitato editoriale del BACH Journal e ha ricoperto ruoli in numerosi comitati accademici e convegni internazionali.

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Pubblicato

2025-03-13

Come citare

Bertoglio, C. (2025). ’Well-Tempered Clavier’ beyond the ’Well-Tempered Clavier’: Creative Reception in Italy. Gli Spazi Della Musica, 12, 83–116. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/11753