Che cosa pensava realmente Bach degli accordi di settima diminuita?

Sull'armonia del Libro I del 'Clavicembalo ben temperato'

Autori

  • Mauro Mastropasqua

Abstract

L'analisi musicale ha tra i suoi fini quello di portare alla coscienza il senso dei processi armonici, come punto di equilibrio tra l'orizzonte intenzionale del compositore e quello del suo interprete. Ma questa dialettica, nella storia delle teorie dell'armonia, è spesso sbilanciata sul secondo versante, fino a condurre ad arbitrii interpretativi. Di fronte a un'armonia densa e profonda come quella di Bach si giunge, anzi, ad una serie di distorsioni anacronistiche delle ragioni del testo, di cui è emblematica l'interpretazione dell'accordo di settima diminuita - considerata anche l’importanza che esso ha nel suo lessico armonico.

Ripercorrendo la linea teorica che ha condotto ad una "ontologia conferita" all'accordo (concepito come nona di dominante con fondamentale immaginaria), il saggio valuta l'inconsistenza di questa visione in relazione alle scelte compositive che Bach compie nel Libro I del Clavicembalo ben temperato e in altre pagine del suo repertorio. Ben oltre la diffusa propensione a considerare l'armonia di settima diminuita come un cliché, dall'esame dei testi succitati emerge un microcosmo di varianti tecniche ed espressive non ancora compiutamente sondate. Tra queste, emergono (1) il pieno dispiegarsi delle potenzialità enarmoniche dell'accordo, pur in una gamma ristretta di possibili escursioni tonali; (2) il peculiare uso delle proprietà ricorsive dell'accordo, in cicli di progressioni cromatiche - esempio di manifesta continuità in Bach tra prassi e riflessione teorica; (3) la ricerca di contrasti dei piani sonori - con la presenza dell'accordo su vari tipi di pedale (anche di minima estensione, che ulteriormente mostrano come equivoca l'ipotesi della "ontologia conferita"; (4) un'ampia gradazione morfologica, tra piena autonomia dell'accordo da un lato, e concrezione puramente lineare e contrappuntistica, dall'altro.

Biografia autore

Mauro Mastropasqua

Mauro Mastropasqua ha svolto la sua attività formativa, di docenza e di ricerca presso l'Università di Bologna. Ivi ha conseguito la Laurea in Discipline della Musica (1987), il Dottorato di ricerca in musicologia (1992-96) e il post-dottorato (1997-99). Insegna materie tecniche (Elementi di armonia e contrappunto, Storia delle tecniche della composizione musicale, Metodologia  dell'analisi musicale), dapprima come cultore o contrattista (dal 1998), poi come docente incardinato presso l'attuale Dipartimento delle Arti (dal 2001). Ha collaborato alla redazione della rivista di teoria e pedagogia musicale “Analisi" (1990-94) e coordinato gruppi dipartimentali di ricerca. Ha diffuso i risultati delle sue ricerche sugli stili musicali non tonali, sulla logica musicale, sulla metodologia dell'analisi, le intersezioni tra storia della composizione musicale e quella delle idee, in numerosi convegni internazionali in Italia e all'estero, e in saggi e monografie presso i maggiori editori europei del settore.

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Pubblicato

2025-03-13

Come citare

Mastropasqua, M. (2025). Che cosa pensava realmente Bach degli accordi di settima diminuita? Sull’armonia del Libro I del ’Clavicembalo ben temperato’. Gli Spazi Della Musica, 12, 60–82. Recuperato da https://ojs.unito.it/index.php/spazidellamusica/article/view/11751