Comunicare la sicurezza in cantiere: sperimentazione della strategia dei point of decision prompts
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-392X/5475Abstract
Il numero di infortuni nel comparto
edilizia, ottenuto con l’ausilio dei Flussi
Informativi INAIL-Regioni, risulta esser sempre
molto alto nonostante l’erogazione di norme
sempre più dettagliate e corsi di formazione
obbligatoria specifici. Le cause più frequenti di
infortuni mortali in questo settore, secondo i
dati raccolti dal Sistema di sorveglianza Inail
“Informo DW”, risultano essere caduta dall’alto
o in profondità dell’infortunato (62,3%) e
caduta dall’alto dei gravi (19,9%). Questi dati
fanno pensare che, oltre ad una carenza di
protezioni e accorgimenti preventivi, vi è un
basso senso del pericolo in questi lavoratori
che svolgono attività in situazioni particolarmente
rischiose.
Obbiettivo: Sensibilizzare, gli operai di cantiere,
alla sicurezza sul lavoro attraverso la sperimentazione
di una strategia immediata e d’impatto
come quella dei Point of Decision
Prompts, considerata la sua verificata efficacia
in altri ambiti di promozione alla salute.
Materiali e metodi: Sono stati reperiti in rete,
in particolare dall’archivio “Ads of the world”,
quattro manifesti di campagne sulla sicurezza
sul lavoro già esistenti dal tono comunicativo
diverso. Questi sono stati utilizzati nelle prime
interviste ai lavoratori per individuare l’impatto
cognitivo ed emotivo suscitato dai diversi
stili comunicativi. Il 75% dei lavoratori ha
dichiarato di essersi sentito più attratto
dall’immagine realistica e la stessa percentuale
si è rivelata anche maggiormente stimolata
dallo stile paternalistico. Sulla base delle risposte,
sono state realizzati dei manifesti ad hoc,
oggetto di sperimentazione della strategia.
L’intervento ha coinvolto quattro cantieri campione
presenti nel territorio piemontese. Per
valutare l’efficacia e l’impatto di questi poster
sui lavoratori del comparto edile, sono state
svolte delle interviste valutative basate su
quesiti formulati in riferimento al Modello di
McGuire.