Benessere della popolazione equina destinata ad attività ludico/ricreativa
DOI:
https://doi.org/10.13135/2532-392X/2056Abstract
L’utilizzo sportivo dei cavalli, qualunque esso sia, non può prescindere da una condizione di benessere degli
animali, infatti un cavallo “stressato” (impaurito, a disagio, malato o dolorante) si oppone allo sforzo fisico e
non può fornire prestazioni fisiche di livello.
Il concetto di salvaguardia del benessere animale in condizioni di cattività e allevamento è stato, per la prima
volta, codificato nel 1965 con il “Brambell Report”, e successivamente rifinito nel 1979 dal Farm Animal Welfare
Council (FAWC), esitando in quelle che sono chiamate “the Five Freedoms”, i cui concetti possono essere
quindi alla base della gestione di impianti di allevamento e scuderizzazione degli equini che, dall’iniziale utilizzo
come animali da reddito, sono sempre più considerati animali d’affezione (Minero et al., 2009).
La responsabilità del benessere animale ricade sull’uomo, che deve mettere in atto tutte le conoscenze e gli
strumenti offerti dalla ricerca scientifica per creare la condizione di vita più favorevoli possibili, intervenendo
sia sull’ambiente in cui gli animali vivono, sia sugli standard di management, di contenimento e di trasporto
per gli animali, senza trascurare un’adeguata formazione degli operatori.
Nasce con questo intento il progetto della tesi che si propone di raccogliere informazioni riguardo i requisiti
strutturali e gestionali di scuderie con la conseguente individuazione delle criticità più frequenti dovute al non
rispetto degli standard che garantiscono il benessere del cavallo scuderizzato, e di creare una check-list per
agevolare i Tecnici della prevenzione nella raccolta di tutte le informazioni necessarie per poter fornire una
valutazione completa di tutte le tipologie di realtà ispezionate, spesso molto diverse tra loro (per dimensione,
caratteristiche strutturali, tipologia di animali presenti, ecc.).
Le risposte sono state analizzate singolarmente ed i risultati sono stati elaborati in forma grafica al fine di poter
cogliere al meglio le eventuali differenze riscontrate tra le diverse strutture considerate durante questo
progetto.
In questo progetto si è dimostrato come il benessere del cavallo, in particolare quello sportivo, sia influenzato
da diversi fattori di rischio. Questi fattori possono essere più o meno accentuati dal tipo di strutture e procedure
di allevamento.
L’indagine effettuata è punto di partenza per
• la raccolta di dati al fine di facilitare la creazione di una normativa verticale il più aderente possibile ai
bisogni specifici del cavallo sportivo
• l’implementazione e il miglioramento della check-list, tramite l’applicazione sul territorio e la validazione
tra i servizi di prevenzione
• la progettazione di studi che possano concretizzare maggiormente i risultati ottenuti, ad esempio creando
un progetto di formazione sui bisogni degli equidi rivolto alle figure che, a vario titolo, vengono in contatto
con i cavalli destinati ad attività ludico/ricreativa.