GLOBAL HEALTH GOVERNANCE, HEALTHY SYSTEMS AND DEVELOPMENT COOPERATION

Authors

  • Eduardo Missoni
  • Angelo Stefanini
  • Paola Brusa

DOI:

https://doi.org/10.13135/2531-8772/499

Abstract

La salute globale è un’area emergente di studi, ricerca e pratiche interdisciplinari che considera gli effetti della globalizzazione sulla salute con particolare attenzione alle questioni inerenti ai suoi determinanti sociali e alle iniziative di carattere transnazionale, e alla loro interazione con i sistemi nazionali e locali. Il tema della cooperazione internazionale allo sviluppo fa parte integrante dell’agenda della governance globale “della” e “per” la salute, soprattutto a seguito dell'emergere nell'ultimo decennio di nuovi attori non governativi sovra-nazionali che vengono a modificare sostanzialmente gli equilibri di potere e i processi decisionali globali riguardo alla salute. In tale contesto, nel 2009 il Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, ha prodotto il documento Salute Globale: Principi Guida della Cooperazione Italiana inteso a “guidare i programmi sanitari della Cooperazione Italiana, a rafforzare la complementarità e la coerenza del sistema italiano di cooperazione, e a promuovere l’allineamento delle politiche di aiuto pubblico allo sviluppo alle politiche dei paesi partner, così come l’armonizzazione con quelle degli altri donatori, e in particolare dell’Unione Europea.” Declinando il tema sia secondo la questione “partenariati e sistemi per la cooperazione”, sia sul piano dell’interazione tra saperi e poteri globali e processi di sviluppo locali, questo Panel intende esplorare il ruolo delle università nell’approfondire e applicare nella pratica tali principi guida (lotta alla povertà e alle diseguaglianze, accesso universale ed equo ai servizi sanitari, rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, partecipazione delle comunità, partenariato internazionale nella ricerca scientifica e nella formazione, efficacia dell’aiuto). In questo contesto assume particolare rilevanza il rilancio dei principi contenuti nella Dichiarazione di Alma-Ata (1978). Tra quelli anche quello di garantire l’accesso ai farmaci essenziali a tutta la popolazione (cui oggi si aggiunge la necessità di far fronte al problema globale dei farmaci contraffatti). Le università italiane possono perseguire questo scopo attraverso attività di ricerca, con appropriati percorsi di formazione interdisciplinare e interculturale, e fornendo adeguato know-how e tecnologia appropriata, nonché sostenendo – interagendo con le istituzioni competenti e con la società civile - interventi mirati di informazione, prevenzione e controllo.

Published

2014-03-05