La proliferazione di armi leggere nella resistenza al Tatmadaw in Myanmar

  • Francesco Buscemi

Abstract

Mentre il numero di morti dalla data del golpe si aggira attorno a 1.160 e i conflitti armati si intensificano in tutto il paese, uno spettro aleggia sull’attuale panorama politico del Myanmar: la proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro. La questione è emersa in tutta la sua rilevanza e multidimensionalità sin dal 1° febbraio 2021, data in cui il Tatmadaw – le forze armate del Myanmar – ha espanso le sue prerogative di governo oltre i limiti della costituzione (illiberale) che esso stesso aveva disegnato nel 2008. In poco tempo – mentre le persone scendevano nelle strade per protestare contro il Tatmadaw e quest’ultimo reprimeva con la forza – pistole, fucili automatici, munizioni di gomma e non, armi artigianali ad aria compressa, ma anche granate e artiglierie varie si sono diffuse anche nelle zone centrali del paese relativamente meno esposte a settant’anni di conflitti armati nei territori di confine.

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 L'articolo completo è disponibile sul sito del Torino World Affairs Institute (T.wai).

Pubblicato
2021-11-03