Contrastare l’estremismo violento in Kosovo: politiche e pratiche gender blind o gender sensitive?

Autori

  • Anna Toniolo

Abstract

Il Kosovo, tra il 2012 e il 2019, ha rimpatriato 242 cittadini su un totale di 355 soggetti che hanno viaggiato verso la Siria e l’Iraq per unirsi allo Stato Islamico (ISIS). Proprio dal 2019 ha attivato in modo più regolare un processo di contrasto all’estremismo violento (countering violent extremism, CVE) che prevede un programma di de-radicalizzazione e reinserimento per le persone rimpatriate da aree di conflitto quali Siria e Iraq. In generale, le pratiche di CVE sono definite come un insieme di attività non coercitive e volontarie, attuate attraverso progetti sia governativi che della società civile, con l’obiettivo di scoraggiare ideologie estremiste nei soggetti coinvolti e a fornire loro opportunità di inclusione sociale.

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 L'articolo completo è disponibile sul sito del Torino World Affairs Institute (T.wai).

Pubblicato

2021-05-24