L’instrumentum inscriptum non seriale: potenziale informativo e varietà di approcci alla sua digitalizzazione
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/5157Abstract
L'importanza dell'instrumentum iscritto per la nostra conoscenza dell'economia antica è riconosciuta sin dai tempi di Heinrich Dressel. Molti degli studi moderni dedicati ai processi di produzione e distribuzione nel mondo romano, tuttavia, si concentrano essenzialmente sui bolli (su anfore, lucerne, laterizi, ecc.) e su altri tipi di iscrizioni "standard", ripetute (come graffiti e tituli picti iscritti su varie parti delle anfore). In questo tipo di documentazione, il potenziale informativo risiede in gran parte nella massiccia quantità di materiale a nostra disposizione, e alla sua dispersione in varie parti dell'Impero, che attesta le rotte del commercio e il ruolo delle persone in esso coinvolte. Ma un insospettabile quatità e varietà di informazioni sulla storia economica di Roma può essere ricavata anche dalle iscrizioni su instrumentum diverse dai bolli, non "di massa", che comprendono diversi tipi di oggetti come signacula, tesserae, tabellae immunitatis, pesi e altre misure. Testi brevi, molto abbreviati, spesso di origine ignota possono diventare fonti utili per la ricerca storica solo se li si fanno "parlare" mettendoli in relazione con altre fonti, restituendoli al loro contesto storico e geografico. Solo in questo modo, piccoli oggetti iscritti possono gettare luce non solo sulla vita quotidiana, ma anche sulle attività economiche nel mondo antico. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione anche nel processo di digitalizzazione di questo tipo di iscrizioni, attualmente in corso nell'ambito di vari progetti internazionali: un archivio digitale che comprende l'instrumentum "non bollato" dovrebbe non solo tenere presente la particolare natura dei testi e dei supporti su cui sono iscritti, ma anche evidenziare i rapporti con altri materiali e l'esistenza di legami topografici e prosopografici. Scopo di questo lavoro è di sintetizzare lo stato attuale dei lavori in questo campo, con una particolare attenzione per il progetto EDR (Epigraphic Database Roma).
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