L'eccedenza nell'Atene del IV secolo: il caso di Apollodoro
DOI:
https://doi.org/10.13135/2039-4985/4430Abstract
Nell’Atene del IV secolo le distribuzioni delle entrate pubbliche tra le varie casse era regolamentata dai nomoi. Tra i principali fondi la Cassa per gli Spettacoli era senza dubbio la destinataria di ingenti allocazioni. Anche le eccedenze venivano ripartite in base alle disposizioni di una legge della città: in tempo di pace venivano indirizzate al Theorikon e in tempo di guerra alla Cassa militare. Non tutti erano però concordi su questa spartizione: Apollodoro e Demostene si esposero in più occasioni nel tentativo di far abrogare o modificare questo nomos. Durante uno di questi tentativi Apollodoro venne coinvolto in una causa giudiziaria e giudicato colpevole. Cercheremo di capire quale fu l’accusa alla base dell’azione giudiziaria e come mai Apollodoro non riuscì ad ottenere il consenso dei giurati.
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