Dodici proposizioni sui libri, la lettura e l’ospitalità
DOI:
https://doi.org/10.13135/2704-8195/5240Parole chiave:
libri, lettura, pedagogia dell'ascolto, tolleranza, dialogo, libertàAbstract
L’intento di questo breve scritto è di rendere omaggio ai libri, i più fedeli compagni di conversazione che gli esseri umani possano incontrare. Con l’ausilio di dodici proposizioni si cercherà di tenere traccia degli infiniti motivi per cui mostrare loro gratitudine, che sia perché i libri ci permettono di navigare in acque sconosciute e, al contempo, di ritrovare porti sicuri nel dedalo della nostra memoria o perché ognuna delle loro pagine è una finestra sul mondo o, ancora, perché sono maestri di tolleranza, ospitando al loro interno le voci più distanti e guidandoci verso una pedagogia dell’ascolto. Un ascolto che deve partire dal loro silenzio, modulato dalla punteggiatura, senza il quale non potremmo cogliere l’armonia e il ritmo delle parole, in grado di abitare la nostra coscienza anche molto tempo dopo averle lette. A concludere il saggio sono alcuni moniti: i libri non si possono mai chiudere del tutto, in quanto questo equivarrebbe a una censura e una contraddizione, non si possono bruciare, strappare, maltrattare, dissacrare, perché soffocheremmo il loro respiro, che dona all’umanità la capacità di vivificare il mondo. Per tutti questi motivi, le biblioteche, essendo le case dei libri, devono essere rispettate e abitate come spazi sacri, nel senso che, attraverso i libri, ci aprono al mistero della vita, del tempo, della verità.
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