Collective Memory in the context of European integration processes:
Some critical reflections on the EU politics of remembrance
DOI:
https://doi.org/10.13135/2611-853X/4515Abstract
This article focuses on the construction of European memory and identity within the EU integration processes. The aim is to provide some critical reflections on the EU politics of remembrance by exploring the grand European narratives through the evolution of the EU law. In particular, the article argues that equating Nazism and Communism as totalitarian regimes equally evils within the European memory-making has had a boomerang effect as it has paved the way in Eastern Europe to illiberal memory politics aimed at condemning the Communist past, yet at the same time downplaying national crimes committed in the Holocaust. The latter assumption is proved by introducing three case studies: Hungary, Poland, and Croatia as the most problematic EU member states in terms of WWII-related revisionism. The article is based on an interdisciplinary approach, which puts into dialogue comparative constitutional law, nationalism studies and memory studies.
Keywords: European memory, East-West Divide, WWII revisionism, Croatia, Hungary, Poland
L'articolo si focalizza sulla costruzione della memoria e identità europea nell’ottica dei processi di integrazione europea. Il fine è quello di fornire alcune riflessioni critiche sulle politiche della memoria dell'UE esplorando le metanarrazioni europee attraverso l'evoluzione del diritto europeo. In particolare, l'articolo sostiene che l’equiparazione del Nazismo e Comunismo a due regimi ugualmente cattivi nell’ambito del processo di costruzione della memoria europea ha avuto un effetto boomerang poiché ha spianato la strada nell'Europa orientale a politiche della memoria illiberali volte a condannare il passato comunista, ma allo stesso tempo minimizzare i crimini nazionali commessi durante l'Olocausto. Tale assunto è dimostrato introducendo tre casi di studio: Ungheria, Polonia e Croazia – si tratta, infatti, di Stati membri dell'UE più problematici in termini di revisionismo della Seconda Guerra Mondiale. L’articolo si basa su un approccio interdisciplinare, che mette in dialogo il diritto costituzionale comparato, gli studi sul nazionalismo e gli studi sulla memoria.
Parole chiave: Memoria europea, Divisione Est-Ovest, Revisionismo della Seconda guerra mondiale, Croazia, Ungheria, Polonia