José Manuel Mora, Corpi perduti, traduzione italiana, note e postfazione a cura di Veronica Orazi

Autores/as

  • Barbara Greco Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.13135/1594-378X/946

Resumen

Il volume offre la prima traduzione in italiano dell’opera Los cuerpos perdidos di José Manuel Mora (Siviglia 1978), drammaturgo, regista, attore. Corpi perduti porta in scena una vicenda impattante, per la sua drammaticità e per le efferatezze che denuncia: la serie di femminicidi perpetrati dal 1993 a oggi nella città messicana di Ciudad Juárez. La vicenda è emblematica e si presenta come metafora della malvagità umana, dell’abisso di irrazionalità cui può condurre il Male. La pieza consente di cogliere alcuni elementi chiave della sperimentazione drammatica dell'autore: l’efficacia espressiva e stilistica dei dialoghi, l’alternare in modo sapiente monologo, monologo interiore e soliloquio, la costruzione del personaggio e della struttura testuale, la tecnica narrativa volutamente reticente per sollecitare il coinvolgimento del pubblico, l’abbattimento della quarta parete e il rapporto con gli spettatori e, di conseguenza, il ripensamento del concetto stesso di ricezione dell’opera teatrale.

Publicado

2015-05-24

Número

Sección

Marginalia