Rovine e macerie. Appunti su un topos nell’estetica letteraria del bando azul

Autores/as

  • Antonella Russo Università degli Studi Roma Tre Università degli Studi di Salerno

DOI:

https://doi.org/10.13135/1594-378X/2557

Resumen

Este trabajo pretende estudiar la circulación y actualización de un topos clásico, el de las ruinas, dentro de la producción literaria de poetas y autores del llamado bando nacional, es decir, de los sublevados. El análisis evidencia la compleja recepción ideológica de la historia, del arte y de la tradición literaria, así como el valor simbólico de lugares como El Alcázar de Toledo, El Escorial, Castilla o Roma, dejando patente, en los autores analizados, el influjo del vanguardismo iconoclasta, de la herencia noventayochesca y de la imitación de los clásicos. 

 

Questo lavoro intende documentare la circolazione e attualizzazione di un topos classico, quello delle rovine, nella produzione letteraria di scrittori e poeti del cosiddetto bando nacional, cioè degli insorti durante la guerra civile spagnola e nell'immediato dopoguerra. L'analisi evidenzia la complessa ricezione e interpretazione ideologica della storia, dell'arte e della tradizione letterararia, nonché il valore simbolico di luoghi come l' Alcázar di Toledo, l'Escorial, Castilla o Roma, sottolineando, negli autori presi in esame, la presenza dell'iconoclastia delle avanguardie, della tradizione novantottina e della imitazione dei classici.

Biografía del autor/a

Antonella Russo, Università degli Studi Roma Tre Università degli Studi di Salerno

Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell'Università di Roma Tre.

Docente a contratto presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Salerno.

Publicado

2018-04-05