La decostruzione derridiana deve essere letta come una filosofia animale prima di essere interpretata come un pensiero che si occupa della vita umana. La presenza della questione animale sin dalle origini del pensiero di Jacques derrida è l’oggetto di questo testo programmatico che propone un’interpretazione radicalmente nuova del lavoro concettuale di derrida, che ha senso nella presa d’atto fenomenologica, politica ed etica della questione animale. Questo concetto derridiano (differenza, pista, logocentrismo, fallogocentrismo, carnofallogocentrismo, scrittura, repressione logocentrica, scomposizione del senso, zoopolitica e democrazia...) si chiarisce in rapporto alla questione dell’animale che occupa, così, il posto centrale e non più marginale nella decostruzione. Il pensiero animale derridiano si rivela, dunque, essere un contributo di grande importanza al problema dell’antispecismo in filosofia dimostrando l’idea che è la totalità del nostro mondo che va decostruita, se si vuole che un evento degno di questo nome si realizzi: una democrazia animale.