Il viaggio intorno al mondo della pirocorvetta Magenta.

Aspetti sanitari, diplomatici, commerciali e scientifici

Autori

  • Vincenzo Martines Ammiraglio Ispetore Capo

DOI:

https://doi.org/10.13135/2724-4954/8452

Parole chiave:

pirocorvetta Magenta, viaggio intorno al mondo, epidemie a bordo, vaiolo, dissenteria, febbre tifoide, Filippo De Filippi, Camillo Cucca, Vittorio Arminjon, Pietro Antonacci

Abstract

Il 2 febbraio 1866 la pirocorvetta ad elica Magenta salpa da Montevideo per una missione intorno al mondo. Scopo del viaggio è di istituire regolari rapporti diplomatici con l’Impero di Mezzo e con il Giappone, al fine di consentire proficui scambi commerciali con quei Paesi (in particolare l’importazione del seme del baco da seta) ed effettuare ricerche scientifiche: risultati tutti felicemente raggiunti. Ma nel viaggio durato oltre due anni il medico di Fregata Camillo Cucca e il medico di Corvetta Gennaro D’Orsi dovranno affrontare a bordo diverse ed impegnative patologie come la dissenteria, la febbre tifoide ed il vaiolo con gli strumenti e i farmaci disponibili in quel tempo. Il caso clinico più noto, per la risonanza del nome, fu quello del senatore del Regno, medico e naturalista Filippo De Filippi, imbarcato come capo della missione scientifica che morirà ad Hong Kong a seguito di un ascesso epatico di verosimile natura amebica. Se confrontiamo la casistica clinica riportata, compreso il modesto numero di decessi verificatisi, con quello di altre missioni intorno al mondo effettuate nel XIX secolo, si può affermare che le misure igieniche e di prevenzione e le terapie adottate dai medici di bordo per tutelare la salute dell’equipaggio furono molto efficaci.

   

 

 

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Pubblicato

2023-10-20

Fascicolo

Sezione

Saggi e studi