Il primo Stato a decretare l’obbligatorietà vaccinale contro il vaiolo:
il Principato di Lucca e Piombino (1806)
DOI:
https://doi.org/10.13135/2724-4954/6412Parole chiave:
vaccino, innesto, vaiolo, malattie infettive, obbligatorietà vaccinaleAbstract
Le pratiche vaccinali rappresentano una conquista fonda-mentale della medicina moderna e hanno consentito di debellare patologie un tempo devastanti e mortali. Grazie ai vaccini, malattie che in passato hanno causato milioni di morti e di gravi disabilità sono state eliminate completamente come il vaiolo. Altre, come la poliomielite e la difterite, le abbiamo quasi dimenticate. Troppo spesso oggi diamo i vaccini per scontati, paradossalmente perché vittime del proprio successo. Le pratiche di immunizzazione e l’uso dei vaccini fin dagli inizi hanno creato un’infinità di controver-sie: esitazione vaccinale, opposizione dichiarata per le pos-sibili complicanze, fake news, obbligatorietà della vaccinazione sono argomenti ancora oggi attuali. Come modello paradigmatico di tante diatribe può essere considerato quanto è successo nel tempo a proposito della immunizzazione contro il vaiolo. La storia delle vaccinazioni costituisce un capitolo affascinante e straordinario del progresso scientifico, del quale ha scritto una pagina importante il Principato di Lucca e Piombino. Fu, infatti, il primo Stato al mondo a decretare l’obbligatorietà della vaccinazione antivaiolosa nel 1806, solo sette anni dopo la scoperta di Edward Jenner. Una riflessione sull’argomento può tornare utile per interpretare tante dinamiche contemporanee.