I corpi della Santissima Trinità a Popoli Terme. Il contesto della mummificazione naturale nell’Abruzzo interno
DOI:
https://doi.org/10.13135/2724-4954/12897Parole chiave:
mummie, Italia Centrale, Abruzzo, paleopatologiaAbstract
Il comune di Popoli, oggi noto come Popoli Terme, ha rivestito storicamente un ruolo strategico come “chiave dei tre Abruzzi”. Il territorio dell’entroterra abruzzese, caratterizzato da altipiani e clima secco, ha favorito la conservazione di resti umani sotto forma di mummie naturali. Una delle scoperte più importanti in questo ambito si è verificata nella chiesa della Santissima Trinità a Popoli Terme, edificata nel 1550 e ricostruita nel 1734. Durante i restauri degli anni ottanta, fu rinvenuta una cripta contenente numerosi corpi mummificati e scheletrizzati, appartenenti probabilmente a membri della locale confraternita laica. Nel 2001 un sopralluogo tecnico permise il recupero e lo studio di una mummia maschile, utilizzati per un documentario del National Geographic Channel. Le analisi radiologiche e istologiche condotte hanno rivelato importanti dati bio-antropologici: il soggetto, di sesso maschile, presentava una buona conservazione degli organi interni, indossava abiti raffinati e portava con sé una medaglietta di Santa Filomena, databile tra il 1802 e il 1810. Le indagini hanno inoltre rilevato un calcolo renale e segni di patologie dentali e traumatiche. Questo caso rientra tra le rare testimonianze di mummificazione naturale nell’Abruzzo interno, un’area ricca di ritrovamenti simili, ma in gran parte ancora poco studiati. Solo una delle sei principali collezioni mummificate della regione è stata analizzata in modo sistematico, rendendo urgente un approccio più strutturato alla valorizzazione e allo studio di questo importante patrimonio scientifico e culturale.

