Ludovico Settala, il protomedico de I promessi sposi. Una nota di storia della medicina

  • Patrizia Cincinnati Gruppo di studio sulla Storia della pediatria della SIP
Parole chiave: peste, Ludovico Settala, I promessi sposi

Abstract

A volte accade che un capolavoro letterario riporti alla luce personalità mediche da tempo dimenticate. Questo è quanto avviene ne I promessi sposi quando, narrando della peste del 1630 a Milano, Alessandro Manzoni restituisce un nome e un volto all’allora protofisico dello Stato. Fra i pochi medici contemporanei ancora viventi ad essersi cimentati con l’epidemia del 1576, Ludovico Settala (1552-1633) ha già scritto molto sulla malattia. Non meraviglia dunque la prontezza con cui individua i nuovi primi casi, così come l’intrepidezza con la quale reagisce all’incredulità altrui. Sebbene ancora legato all’antica teoria umorale, le sue ope-re colpiscono per la fede nell’esperienza, la semeiotica raffinata, l’estesa cultura botanica necessaria a fini terapeutici ed i consigli igienici preventivi. Con ciò Settala si rivela figura medica cardine di transizione verso la modernità.

Pubblicato
2024-03-13
Sezione
Saggi e studi