Cassio, 'Antioco' e il dopo-Carre in Siria. (Oros. VI 13,5)

  • Corrado Gagliardi Università degli Studi di Perugia

Abstract

L’articolo mira a valutare alcune ipotesi in merito alla contestualizzazione dell’azione di un ignoto personaggio di nome Antioco, menzionato da Orosio nella sua versione dello scenario politico-militare successivo alla battaglia di Carre (VI 13,5). Un’analisi linguistica e storiografica del brano induce a escludere che il riferimento sia ad Antioco I di Commagene, così come che si tratti di una totale invenzione o di un errore dell’autore. L’informazione è probabilmente tratta dalla tradizione liviana, e questo ‘Antioco’ potrebbe essere stato o un comandante a capo dell’esercito di Parti che invase la Siria nel 52 oppure, più probabilmente, un tiranno locale che tentò di approfittare dei disordini successivi alla battaglia di Carre e di fomentare una rivolta anti-romana in Siria, repressa dal proquestore C. Cassio Longino.

Biografia autore

Corrado Gagliardi, Università degli Studi di Perugia

Sono dottorando in 'Storia, arti e linguaggi nell'Europa antica e moderna' all'Università degli Studi di Perugia, il mio tutor è il Prof. Roberto Cristofoli. I miei principali interessi di ricerca vertono sulla storia e la letteratura della tarda repubblica romana, con particolare attenzione all'età di Cesare. Nel mio progetto di ricerca sto lavorando ad una monografia incentrata sulla figura del cesaricida C. Cassio Longino. 

Pubblicato
2024-05-17